open-arms-11-giorno-696x464

«Open Arms»: serve con urgenza “una soluzione umanitaria”

Il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia(Fcei), pastore Luca Maria Negro, e il moderatore della Tavola valdese, pastore Eugenio Bernardini, hanno scritto il 12 agosto al presidente del Parlamento europeo on. David Sassoli per riaffermare la disponibilità ad accogliere i profughi soccorsi dalla nave Open Arms lo scorso 2 agosto. «Vogliamo ribadire a lei e al Parlamento europeo la disponibilità delle strutture della Federazione delle chiese evangeliche in Italia e della Tavola valdese a farsi carico dell’accoglienza di queste persone in attesa che, doverosamente, si definisca quell’accordo europeo che lei stesso ha opportunamente auspicato – si legge nella missiva, che prosegue invitando a – mettere al primo posto la salute e il destino di persone che hanno già subito gravi traumi». Negro e Bernardini, che l’8 agosto avevano già scritto al premier Giuseppe Conte e al ministro Matteo Salvini offrendo la disponibilità ad accogliere, chiedono con urgenza una «soluzione umanitaria, tecnica e provvisoria che avrebbe il grande merito di dare sollievo a persone già oggi allo stremo». Sia la Fcei, attraverso il programma Mediterranean Hope, sia la Tavola valdese per mezzo della Diaconia valdese sono già operative in attività di accoglienza e nella gestione, insieme alla Comunità di Sant’Egidio, dei “corridoi umanitari”, frutto di un protocollo con i ministeri degli Esteri e dell’Interno. La Open Arms è all’11° giorno in mare aperto con oltre 160 persone a bordo. Nella notte si è resa necessaria l’evacuazione medica per un sospetto caso di tubercolosi e, questa mattina, per una donna colpita da polmonite e un’altra affetta da tumore al cervello. Le due donne, con le loro famiglie, dovrebbero essere prese in carico a Malta.