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Inaugurato il ponte della Bertenga a Torre Pellice

Si chiamano Sanzio e Lorenzo: sono il più anziano e il più giovane abitante delle borgate dell’Inverso, che nella mattinata di sabato 28 luglio hanno avuto l’onore di tagliare il nastro del ponte della Bertenga, inaugurato alla presenza del sindaco di Torre Pellice (To) Marco Cogno, dei rappresentanti di Regione e Città Metropolitana di Torino, e di due nutriti cortei di cittadini che si sono simbolicamenteincontrati a metà del ponte proveniendo dalle due sponde opposte del Pellice.

Un ponte atteso da tempo soprattutto dagli abitanti della sponda dell’Inverso. Era il 2011 quando gli eventi alluvionali che interessarono il Pellice distrussero il vecchio ponte creando da allora forti e fondati timori nelle situazioni di maltempo. Oggi finalmente si può guardare con minore preoccupazione alle piogge e all’innalzamento del fiume  e i due versanti della vallata tornano a comunicare in modo piùefficace. «Da oggi può piovere quanto vuole –scherza il sindaco marco Cogno –il livello del torrente e la difesa del guado non rappresentano più una preoccupazione per le famiglie e le attività dell’Inverso che hanno atteso con tenacia la realizzazione di quest’opera».

Il ponte, a tre arcate e della lunghezza di 143 metri,è stato realizzato dalla ditta molisana Nidaco, che si è vista consegnare il cantiere il 28 agosto 2017 ed ha completato l’opera nella scorsa primavera. Calcolando il ribasso del 30% sulla base d’asta, il costoè stato di 2.300.000 Euro e ha visto per la sua realizzazione  la collaborazione del comune di Torre Pellice, della Città Metropolitana di Torino  e della Regione Piemonte. «Questo è un grande risultato –sottolinea il vicesindaco della Città Metropolitana di Torino, Marco Marocco –e rappresenta un momento di riscatto per la pubblica amministrazione. Significa che il pubblico è ancora capace di realizzare delle cose importanti per i propri territori».

A rappresentare la neoeletta amministrazione regionale c’era il presidente del Consiglio, Stefano Allasia, che ha sottolineato la necessità di lavorare  per ridurre i tempi di attesa per opere di primario interesse come questa. «Bisogna fare in modo che gli anni occorsi per un’opera come il ponte della Bertenga si riducano a mesi», spiega Allasia. «I territori non possono attendere tutto questo tempo e per sopravvivere hanno bisogno di infrastrutture e servizi».

Nel prossimo autunno verranno appaltati i lavori del secondo lotto che prevedono le opere accessorie di completamento dell’opera e di naturalizzazione delle aree: si procederà quindi al completamento delle difese spondali, al ripristino del parco della Bertenga, alla rimozione del guado provvisorio e al ripristino definitivo dell’alveo del Pellice.