76508_2

Un Rifugio in continua evoluzione

Una casa di accoglienza per gli incurabili poveri. Questa, fin dall’inizio, la missione del Rifugio Re Carlo Alberto. Nato grazie ad un’idea di William Meille, pastore a Luserna San Giovanni negli anni di fine ’800, il rifugio accolse, fin da subito, persone invisibili alla società, non sempre vecchie, ma emarginate, con malattie incurabili, senza possibilità di essere seguite in modo dignitoso. Una risposta di aiuto concreto nel contesto di miseria e necessità del periodo.

Monica Sappé, presidente del Rifugio, racconta: «Il pastore Meille presentò la sua idea al Sinodo del 1896, a settembre. La sua proposta venne accettata con entusiasmo, ma fu chiaro sin da subito che sarebbe toccato a lui il compito di occuparsi di trovare i finanziamenti. Meille si attivò immediatamente comprando un pezzo della cascina dei Musset, dove attualmente si trova il Rifugio, e nel mese di novembre ospitava già due persone».

Il Rifugio Re Carlo Alberto ha continuato a modificarsi negli anni e nei decenni, ma il filo rosso della sua missione è sempre stato quello di cogliere e dare una risposta alle esigenze più impellenti della società.

«Nel 1911 nacque il padiglione Arnaud, dedicato alle persone con tubercolosi», aggiunge Monica Sappé. «Il Rifugio è sopravvissuto a due guerre mondiali, ha superato molte difficoltà e negli anni 1980-1990 aderì al Sistema Sanitario Nazionale: una grande rivoluzione che portò enormi cambiamenti nella sua gestione. Negli anni 2000 abbiamo aperto il centro diurno. Ora si apre una nuova sfida, perché a breve sarà inaugurata una nuova ala del Rifugio, interamente dedicata a persone con Alzheimer e demenze».

La nuova parte del Rifugio è stata progettata e pensata in chiave moderna, prendendo esempio anche da luoghi analoghi all’estero. L’idea alla base è quella di ricreare gli spazi e l’accoglienza di una casa, anziché di una struttura “ospedaliera”.

Per sostenere le attività del Rifugio non resta quindi che partecipare, domenica 28 luglio, alla Festa annuale della struttura.

Il programma prevede l’apertura dei banchetti alle 9 del mattino, a cui seguirà il culto con la comunità di Luserna, presieduto dal pastore Giuseppe Platone. Nel pomeriggio momenti di musica e animazione, con estrazione della sottoscrizione a premi.

Per prenotarsi al pranzo comunitario è possibile telefonare al Rifugio, al numero 0121.909070.