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L’insieme fa la forza

I leader di otto organizzazioni ecumeniche si sono riuniti presso il Consiglio Ecumenico delle chiese (Cec) all’Istituto ecumenico Bossey dal 2 al 4 luglio. Oltre al Cec erano presenti la Conferenza delle Chiese di tutta l’Africa; la Conferenza cristiana dell’Asia; la Conferenza dei Caraibi delle Chiese; la Conferenza delle chiese europee (Kek); la Canadian Council of Churches; il Consiglio delle chiese in Medio Oriente; il Consiglio nazionale delle Chiese di Cristo negli Stati Uniti; e la Pacific Conference of Churches. Le diverse organizzazioni hanno firmato un memorandum d’intesa incentrato sul testo: «Linee guida per le relazioni e la cooperazione tra il Consiglio ecumenico delle chiese e le organizzazioni ecumeniche “Regionali”».

Il Cec e le Organizzazioni presenti hanno affermato «Il movimento ecumenico è uno. É radicato nelle comunità di fede e ed è ben più ampio di quel che le stesse chiese riescano a rappresentare».

Il Cec e le Organizzazioni presenti all’incontro hanno precisato che «la loro relazione è una partnership basata sulla fede e sull’impegno comune», e hanno concordato alcuni principi di cooperazione, come il dovere di  «cercare proattivamente la cooperazione su questioni prioritarie e per iniziative strategiche secondo i piani delle rispettive organizzazioni» e di «favorire il reciproco coinvolgimento nella fase di pianificazione di programmi o di attività, ogni volta ve ne sia la possibilità».

Inoltre di istituire un gruppo, composto dai segretari generali delle organizzazioni per «giungere allo scopo prefissato: quello della condivisione reciproca, della riflessione comune e dell’azione». Tale gruppo dovrebbe incontrarsi una volta l’anno e l’appuntamento sarà convocato dal segretario generale del Cec.

Dunque, le organizzazioni in futuro e dopo l’approvazione comune del memorandum, s’impegneranno a condividere le informazioni per le iniziative messe in campo nelle diverse aree di azione e gli incontri organizzati nell’ambito delle riunioni o assemblee del Comitato centrale del Cec, che, inoltre, prevede d’investire con un potenziamento di personale nelle relazioni di interscambio.

É stata infine inviata una lettera al Consiglio delle Chiese latinoamericane, membro del Cec, per esprimere il dispiacere per la mancanza di una loro voce istituzionale all’incontro: «Il movimento ecumenico non è completo senza Consiglio delle Chiese latinoamericane al nostro tavolo», recita la missiva.