ilugua-human-rights-defenders

Guatemala. Difendere il diritto alla protesta pacifica

La Chiesa luterana del Guatemala (Ilugua) ha invitato l’ufficio del pubblico ministero a svolgere “un’indagine criminale” sulla distruzione delle condotte che ha determinato carenze idriche critiche nel dipartimento di Zacapa, nel sud-est del Guatemala. La chiesa e “i difensori dell’acqua e della montagna di Granadillas” hanno anche chiesto un’indagine giudiziaria su una recente sentenza che criminalizza il diritto delle comunità a manifestare pacificamente.

In una dichiarazione del 26 giugno, la chiesa ha detto che nessuno era stato ritenuto responsabile della distruzione delle condutture, che rappresentano il principale sistema di approvvigionamento idrico per gli agricoltori e le comunità autoctone di etnia Chorti di Peralta, Matasano, Cerro Grande, Cerro Chiquito, Jicaral e La Trementina. La Ilugua, chiesa membro della Federazione Luterana Mondiale (Flm), sostiene attivamente i diritti delle comunità indigene a proteggere le risorse naturali che circondano la regione montuosa.

I membri della comunità sospettano che la distruzione delle condotte dell’8 giugno sia stata effettuata da compagnie di legname che operano nella regione per contrastare la resistenza pacifica al disboscamento nelle circostanti montagne di La Granadilla, che forniscono acqua a 700.000 persone. La resistenza della comunità è riuscita a fermare il disboscamento nella regione.

Nella sua dichiarazione, la Ilugua ha anche riferito che il presidente della chiesa, il rev. José Pilar Alvarez Cabrera, era tra i 25 difensori dei diritti umani che sono stati chiamati a comparire in tribunale il 15 maggio per le proteste pacifiche. La chiesa sostiene che tali procedimenti sono usati per “criminalizzare” la protesta pacifica. 

La Ilugua ha esortato la società civile e le organizzazioni internazionali a sostenere il movimento di resistenza locale affinché gli attivisti possano continuare a esercitare il loro diritto a organizzare manifestazioni pacifiche in difesa del loro diritto di accesso all’acqua e alle foreste. Ha inoltre esortato i media a mettere in evidenza la “situazione avversa” affrontata dagli attivisti per i diritti umani nella regione.

«Siamo preoccupati per le minacce, l’intimidazione e la cooptazione dei leader della comunità, così come la ripetuta distruzione dei tubi del progetto idrico La Trementina e il suo impatto in altri villaggi», ha affermato nella sua dichiarazione la Chiesa luterana. «Riteniamo responsabili le società di disboscamento di qualsiasi azione che minacci la vita e l’integrità dei difensori del diritto all’acqua e alle loro famiglie».

«I difensori del diritto umano all’accesso all’acqua denunciano questa situazione; ci stiamo attivando per avviare un dialogo in modo da trovare una soluzione pacifica per questo conflitto, che dura da diversi anni».

La rev. Patricia Cuyatti, segretaria di area per l’America Latina e i Caraibi, ha affermato che la Flm continuerà ad accompagnare la chiesa guatemalteca. «Il raggiungimento dei diritti umani include la protezione dell’accesso ai mezzi di sussistenza e ai servizi. In questo modo, promuoviamo la dignità umana, la giustizia e sosteniamo le persone a raggiungere una pace duratura».