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Nuove audizioni sugli abusi nella Chiesa d’Inghilterra

È iniziata ieri 1° luglio una nuova tornata di audizioni pubbliche nel corso delle quali la Chiesa di Inghilterra dovrà rispondere su come ha gestito le accuse di abusi sessuali su minori.

Le udienze pubbliche si svolgeranno, fino al 12 luglio, come parte dell’indagine condotta dall’Inchiesta indipendente sugli abusi sessuale sui minori (IICSA).

Le ultime audizioni pubbliche tenute da IICSA si sono concentrate sugli abusi avvenuti nella diocesi di Chichester e in particolare intorno a Peter Ball, l’ex vescovo di Lewes, che ha scontato 16 mesi di prigione per aver abusato su giovani uomini e ragazzi. Ball è morto all’inizio di questo mese.

Le conclusioni del rapporto intermedio sono state aspre nei confronti di coloro che occupavano posizioni di leadership e chiedevano «perché le risposte della Chiesa agli abusi sessuali avvenuti a Chichester, incluso il caso di Peter Ball, erano così inadeguate». «Le risposte agli abusi sessuali su minori – proseguiva il rapporto – sono state contrassegnate dalla segretezza, dalla prevaricazione, dall’evitare di denunciare presunti crimini alle autorità e dalla mancata consulenza professionale».

Questa volta, l’inchiesta si concentrerà sulla risposta della Chiesa d’Inghilterra alle accuse di abusi sessuali sui minori in generale; anche la Chiesa in Galles sarà sottoposta alla stessa inchiesta.

Inoltre le audizioni esamineranno l’adeguatezza delle attuali politiche e pratiche di salvaguardia, ed esamineranno se il segreto del confessionale debba essere ignorato in caso di abusi sessuali su minori.

L’orientamento della Chiesa d’Inghilterra è di affermare che se qualcuno ammette l’abuso di minori durante la confessione, i sacerdoti devono “pretendere” che il confessante riporti le sue azioni alle autorità o devono negare l’assoluzione.

La settimana scorsa, il National Safeguarding Steering Group (NSSG) della Chiesa d’Inghilterra ha reso pubblica la sua risposta completa al rapporto intermedio dell’IICSA, nella quale si afferma che sarebbero state intraprese azioni concrete per rendere le parrocchie più sicure per i bambini e gli adulti vulnerabili.

«Il NSSG, a nome della Chiesa d’Inghilterra, ribadisce le scuse a tutti coloro che sono stati maltrattati da coloro che detenevano una posizione di potere e autorità all’interno della Chiesa», ha aggiunto il NSSG. «Conferma l’impegno a garantire che le parole di scuse siano seguite da azioni concrete per migliorare il modo in cui tutte le comunità della Chiesa nelle sue molteplici forme – parrocchie, diocesi, cattedrali, comunità religiose, istituzioni ecclesiastiche nazionali e altri corpi ecclesiali – rispondono alle accuse di abuso e a tutte le vittime e i superstiti degli abusi, mentre allo stesso tempo si adopera per impedire che tali abusi si verifichino. La Chiesa deve continuare a trovare il modo di mettere i bambini e i giovani al centro della sua risposta e la loro salvaguardia al cuore della sua missione e cultura».