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La nuova agenda strategica europea commentata da Eurodiaconia

La scorsa settimana il Consiglio europeo ha pubblicato la sua nuova agenda strategica per il 2019-2024. Guiderà il lavoro delle istituzioni europee nei prossimi cinque anni e fornirà un quadro per rispondere alle opportunità e alle sfide derivanti da un contesto globale in rapida evoluzione. Tra i vari aspetti, l’agenda si concentra su due priorità rilevanti per il lavoro di Eurodiaconia, l’organizzazione cappello che raggruppa moltissime organizzazioni e associazioni espressione delle chiese protestanti nel vecchio continente:

L’agenda sottolinea libertà, sicurezza e prosperità come valori comuni alla base dei modelli democratici e sociali europei. Il documento esprime l’impegno a sviluppare una politica migratoria globale in collaborazione con i paesi di origine e di transito per combattere l’immigrazione clandestina e la tratta di esseri umani. Per quanto riguarda la dimensione interna della migrazione, l’agenda sottolinea la necessità di concordare una politica efficace in materia di migrazione e asilo, compreso un consenso sulla riforma del regolamento di Dublino basato su un equilibrio di responsabilità e solidarietà.

Per un’economia europea che lavori per tutti, l’agenda promuove una crescita sostenibile e inclusiva e desidera rafforzare la coesione nell’UE. Ciò richiede il raggiungimento della convergenza verso l’alto delle economie nazionali, la risposta alle sfide demografiche e l’investimento nelle capacità e nell’istruzione delle persone.

Eurodiaconia apprezza in particolare le richieste del Consiglio europeo per le politiche di asilo e migrazione basate sulla solidarietà. Per quanto riguarda la dimensione interna della migrazione, Eurodiaconia sottolinea che l’UE e gli Stati membri dovrebbero continuare gli sforzi per sostenere l’integrazione e l’inclusione di migranti e rifugiati che risiedono già in Europa. Ciò include l’accesso a servizi sociali e sanitari, strategie a lungo termine per l’accesso all’istruzione e all’occupazione, nonché misure mirate per gruppi vulnerabili come i bambini. Soprattutto a livello locale, sono state messe in atto numerose iniziative con il coinvolgimento della società civile per soddisfare le esigenze dei nuovi arrivati ​​e creare società inclusive. Dovrebbero essere ulteriormente promossi in tutta l’UE, come abbiamo sottolineato nella nostra recente relazione sulla cooperazione tra la società civile locale e le autorità locali.

Per accedere all’agenda completa, visitare il sito Web del Consiglio europeo.

Per leggere il lavoro di Eurodiaconia sulla migrazione e l’integrazione, consultare la relazione più recente sulla promozione della cooperazione tra le Ong e le autorità locali.