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Che pace sia

Il Consiglio nazionale delle chiese in Corea sta promuovendo una nuova campagna di sensibilizzazione per giungere al più presto a un vero di Trattato di pace e per chiedere che questo sia esteso a Costantinopoli, alla Russia e a tutta l’Europa orientale nell’arco del 2019. 

L’obiettivo, è mettere la parola «fine» alla «guerra di Corea» e giungere così a una pace permanente trasformando l’attuale armistizio, in un vero e proprio Trattato di pace.

«Tra gli obiettivi dei membri del Consiglio c’è anche quello di far conoscere – si legge sul sito del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) – la spiritualità ecumenica della riconciliazione e della pace presente nella Chiesa ortodossa. Lo si sta facendo con una serie di incontri con le comunità di fede presenti a Costantinopoli, in Russia e in Grecia e incentivando la solidarietà tra le chiese presenti in Corea con la Chiesa riformata russa».

Il Consiglio ritiene, altresì, che vi sia «L’urgenza di un Trattato di pace tra i leader politici in Russia e nell’Europa orientale aperto a una visione teologica della speranza. I leader del Consiglio concluderanno il viaggio di sensibilizzazione (che terminerà a fine giugno) facendo tappa a Mosca, Costantinopoli, Atene e Seoul. Una giornata mondiale di preghiera per la pace nella penisola coreana è stata fissata per domenica 18 agosto.