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Il Nuovo Testamento tradotto in gaelico moderno

La comunità scozzese di lingua gaelica ha una nuova traduzione del Nuovo Testamento. Il progetto di traduzione è durato 10 anni e ha coinvolto rappresentanti della Chiesa di Scozia, della Chiesa libera di Scozia e della Chiesa cattolica romana.

Sono inoltre in fase di registrazione nuove versioni audio in gaelico dei quattro Vangeli. Le registrazioni saranno fatte sull’Isola di Skye, dove esiste una forte presenza di parlanti di lingua gaelica, e dovrebbero essere disponibili al pubblico in autunno.

La nuova traduzione, che sostituisce il gaelico di oltre due secoli fa con il gaelico comunemente parlato oggi, è il frutto del lavoro della Scottish Bible Society, del Gaelic Books Council e del Church of Scotland Gaelic Group.

Ci sono circa 54.000 parlanti di gaelico in Scozia, ma negli ultimi anni il Parlamento scozzese ha incoraggiato con diverse iniziative l’aumento dell’utilizzo di questa lingua.

Dal canto suo la Chiesa scozzese ha fatto eco a questo sforzo istituendo il Gruppo Gaelico e, più recentemente, ha assunto un responsabile dello Sviluppo gaelico il cui compito è di supervisionare il lavoro del Piano linguistico gaelico nel corso del prossimo anno. Un aspetto del Piano è di esaminare l’uso corrente del Gaelico nell’intera Chiesa di Scozia e di identificare le aree di potenziale crescita per il ministero in Gaelico.

Il lavoro di traduzione è stato finanziato dalla Chiesa di Scozia, e da Action of Churches Together in Scotland( ACTS).

John Urquhart, ministro della Chiesa di Scozia e membro del gruppo di traduttori, ha dichiarato: «È trascorso un decennio da quando la Società biblica scozzese ha riunito il gruppo di traduttori per iniziare il progetto di traduzione del Nuovo Testamento. Sebbene appartenessimo a chiese differenti, condividevamo tutti lo stesso obiettivo: che le Scritture del Nuovo Testamento fossero accessibili ai parlanti di gaelico nel gaelico moderno. Durante tutto il nostro lavoro, abbiamo continuato a concentrarci sulla fedeltà al greco e sulla chiarezza del gaelico.

L’auspicio dei traduttori è che avere accesso alla parola di Dio nel gaelico contemporaneo consentirà a coloro che la leggono, di ascoltare la voce di Dio che parla loro, sperimentando la pace e la salvezza che si trovano solo in Cristo. Tutta la lode, la gloria e l’onore siano date a Dio e solo a Dio».

Elaine Duncan, amministratrice delegata della Scottish Bible Society, ha elogiato i traduttori per il lavoro svolto. «La loro fedeltà e amore per la Bibbia e la conoscenza delle lingue greca e gaelica sono stati essenziali per il successo di questo progetto», ha detto.

«Siamo grati per la collaborazione e il sostegno del Gaelic Books Council, e preghiamo che la Parola di Dio sia apprezzata e compresa di più nella Nuova traduzione in lingua gaelica».

Alison Lang, direttore del Gaelic Books Council, ha aggiunto: «È importante che questa nuova traduzione sia pubblicata nell’Anno internazionale delle lingue indigene dell’UNESCO, e speriamo che le chiese, le scuole e i singoli lettori possano godere di questo bellissimo libro».

Il mese scorso nel parlamento scozzese Alasdair Allan, membro del Partito nazionale scozzese, ha dichiarato: «Il Parlamento accoglie calorosamente la nuova traduzione del Nuovo Testamento e elogia l’enorme quantità di lavoro necessaria a realizzarlo nel corso di dieci anni. Il Parlamento ritiene che questa nuova pubblicazione rappresenti uno dei tanti modi in cui il mondo gaelico celebrerà nel 2019 l’Anno internazionale delle lingue indigene».