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Il cibo, un privilegio averlo. Non sprecatelo

Lo spreco alimentare è un vero problema in Kenya, secondo il centro di analisi e ricerche National Bureau of Statistics del paese africanoI coltivatori hanno perso oltre 1,9 milioni di tonnellate di cibo nel solo 2017, per un valore di 1,5 miliardi di dollari (circa 1,2 miliardi di sterline).

Nicholas Pande, il responsabile dell’ufficio programmi del Consiglio delle comunità anglicane in Africa, ha dichiarato all’Agenzia di comunicazione anglicana – News service (Acns): «Ogni anno il Kenya perde circa un terzo del cibo prodotto nel post-raccolta per lo spreco di cibo da parte dei consumatori che acquistano più del necessario».

Nel 2017, dunque, gli agricoltori in Kenya hanno perso circa 290 milioni di dollari, nella sola produzione di mais, per lo spreco post-raccolto e in gran parte per i danni provocati dai roditori, altresì per la scarsa prevenzione adottata per combattere la aflatossina, una tossina prodotta da alcuni funghi che si genera sul mais, in caso di prolungata esposizione all’umidità.

La Chiesa Anglicana del Kenya sta dunque operando nelle diverse comunità rurali proprio per addestrare la popolazione e gli agricoltori a una corretta gestione e produzione agricola, informandole in materia di conservazione del post-raccolta alimentare e proponendo nuove pratiche agronomiche sostenibili.

La Chiesa inoltre promuove e diffonde l’utilizzo di un particolare tipo copertura per la conservazione e la protezione del mais dall’aflatossina. 

I rifiuti di plastica sono in cima agli impegni del Kenya. Nel 2017 il governo ha vietato l’utilizzo di sacchetti di plastica. Tuttavia, bottiglie di plastica e imballaggi di plastica, sono ancora in produzione, il che significa che ci sono ancora molti rifiuti di plastica gettati nelle discariche di Nairobi, e nell’Oceano Indiano. La Chiesa Anglicana, anche a livello locale, propone con continue Campagne di sensibilizzazione a difesa del nostro pianeta e sulla gestione dei rifiuti e il loro smaltimento.

La Chiesa è sempre in prima fila per la difesa dell’ambiente – prosegue Pande –. Oggi affermiamo in ogni luogo quanto sia importante non sprecare, in generale, e nello specifico non sprecare il cibo, perché ci sono tante persone che avrebbero bisogno di quel cibo, un privilegio per chi invece può usufruirne».