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La necessità di avere fiducia

Procedono a Dortmund i lavori del Kirchentag: dopo l’apertura di mercoledì, la prima giornata “piena” si è svolta ieri prendendo l’avvio dalla riflessione biblica basata su alcune pagine iniziali del libro di Giobbe. «Il testo proposto è stato affrontato da vari punti di vista – ci dice al telefono il pastore Giuseppe Platone –, con la conduzione, fra gli altri, da parte del pastore Sergio Manna; ma su questo testo si è svolto anche un incontro di dialogo cristiano-islamico, quasi a voler dire che il personaggio Giobbe non appartiene solo alla storia ma all’esistenza di ogni persona, a qualunque fede appartenga».

In tema di dialogo, non si può ignorare che il Kirchentag sia anche un’occasione in cui le chiese tedesche si rendono “interfaccia” con la politica…

«Sì, ma, come ha chiarito il presidente del Kirchentag stesso, Hans Leyendecker, vengono scelte come interlocutori le persone, e non le forze politiche: in questo senso, come comprensibile, non è stato invitato nessuno del partito neonazista, e questo fa registrare una certa tensione nei confronti della Chiesa evangelica tedesca. La tensione politica è poi anche rimbalzata nell’incontro con il sindaco Leoluca Orlando, che ha parlato con ironia e autoironia davanti a 8000 persone, con un’ottima padronanza della lingua tedesca, avendo studiato per un certo periodo Giurisprudenza a Heidelberg; Orlando ha parlato della situazione italiana con particolare riferimento alla vergogna della chiusura dei porti. La sua città ha un nome che, etimologicamente, rinvia alla nozione di porto aperto, “tutto porto”: non possiamo rifiutare di salvare le persone nel grande cimitero del Mediterraneo. Wir sind Menschen, prima di tutto siamo persone, e ogni persona, a Palermo, è un palermitano. A proposito di questo dialogo con Orlando, il presidente del Kirchentag ha affermato che se ciò che distrugge l’Italia sono la mafia e la corruzione, ciò che investe la Germania oggi è il crescente antisemitismo e il recrudescente neonazismo».

Il Kirchentag dunque prosegue con il suo ricchissimo programma che si concluderà con il culto della domenica mattina, ma intanto l’attualità si è ancora affacciata all’orizzonte: «C’è stato un ulteriore tema, sollevato con molta partecipazione dello stesso presidente della Repubblica, Frank-Walter Steinmaier – prosegue Platone –, ed è quello della digitalizzazione della società; si è parlato dell’urgenza di un processo di democratizzazione del digitale, prima che esso si impadronisca di noi, e il presidente ha ribadito l’importanza delle occasioni che il mondo protestante sta offrendo per il confronto collettivo, in particolare con i più giovani. È importante ragionare su queste evoluzioni culturali e, proprio in un ambiente comunicazionale che rischia di essere invaso dalle fake news, ritorna il tema-guida del Kirchentag, quello della fiducia: di chi ci dobbiamo fidare? Il testo di questa mattina è quello relativo al sacrificio di Isacco: Abramo ebbe così forte fede e fiducia in Dio da accingersi al sacrificio del figlio. Intorno alla capacità di avere fiducia, a partire dalla fede in Dio, si svolge tutta questa giornata».