zizzi3

Essere insieme nella solidarietà

Un testo tratto dal II libro dei Re (18, 19) è il filo rosso che percorre l’edizione numero 37 del Kirchentag, la festa delle chiese protestanti storiche della Germania, che, svolgendosi ogni due anni in città diverse a rotazione, compie 70 anni. Della manifestazione, che si è aperta nel pomeriggio di ieri, ci riferisce il pastore Giuseppe Platone, direttore di «Riforma» negli anni 2003-2010, che ha alle sue spalle una lunga serie di partecipazioni all’evento in Germania.

«Il Kirchentag è cresciuto molto nella sua capacità di coinvolgimento, da quel lontano 1949 in cui si svolse la prima edizione. Oggi la partecipazione ogni volta si attesta intorno alle 100.000 persone. L’edizione in corso si tiene al Centro fieristico, ma gli uffici stampa sono collocati all’interno dello stadio della squadra di calcio del Borussia Dortmund: vale la pena dirlo perché la società ha sostenuto finanziariamente questa festa, ormai anche ecumenica. Ieri sera, alle 17,30, si sono tenuti tre culti dislocati in altrettante sedi, basati sul al testo del II libro dei Re: a Ezechia, che fu re di Giuda dal 715 al 691 a.C., contemporaneo dei profeti Isaia e Michea, e che si ribellò alla dominazione assira, il re assiro fa chiedere: “Che fiducia è questa che tu hai?”, mentre altri riferimenti vengono dal cap. 2 di Giobbe e dal cap. 1 della II lettera ai Corinzi dove, nuovamente, si affronta il tema della fiducia da riporre in Dio e non negli uomini».

All’incirca 40.000 le presenze ai tre culti, e, come sottolinea oggi la stampa locale, almeno 130.000 persone hanno partecipato all’invasione pacifica della città che è stata la “serata dell’accoglienza”, intorno ai temi del clima e della solidarietà con i migranti. Impressionante il numero degli eventi previsti, quasi 2400, fra cui scegliere. A stamattina oltre 120.000 le iscrizioni paganti, e 71 Paesi rappresentati.

Come ogni anno è presente una delegazione, anzi più delegazioni delle chiese protestanti in Italia: è presente uno stand al “Mercato delle possibilità”, ma ce n’è uno anche del Servizio cristiano di Riesi e un altro della Chiesa evangelica luterana in Italia.

Al di là delle cifre, impressionanti, che impressione si ricava da questa grande convocazione, che mette in rassegna la vita ordinaria delle chiese ma anche i drammi che sconvolgono il nostro mondo? «Ieri ci sono stati attimi di commozione, durante il culto, nell’udire le testimonianze che venivano dalla Romania e della Siria in guerra – prosegue Platone –: ma vorrei dire che in questo stare affiancati, fra anziani e soprattutto giovani, si tocca con mano la “forza nascosta” della chiesa: una potenzialità che non sempre vediamo. Persone che pagano di tasca propria per partecipare. Naturalmente non ignoriamo che tutto ciò ha dei costi: e si attua in questo un “concorso” tra Stato e Chiesa. La Westfalia ha stanziato 3.500.000 euro, la città di Dortmund 2.800.000; la chiesa regionale della Westfalia 5.600.000 e oltre cinque milioni sono previsti dai ricavi propri della manifestazione: gadget, sciarpe e magliette. Imponente anche l’apparato di sicurezza, e grande la collaborazione tra chiesa e Stato, nella distinzione dei ruoli. Il presidente della Rft, Steinmeier, ha parlato del Kirchentag come di un intreccio della volontà di essere insieme e della solidarietà. Si parlerà perciò anche di porti aperti in Europa: il tutto avviene fra l’altro, se ripenso alle molte passate edizioni che ho frequentato, all’insegna della sparizione della carta e della plastica: testi su supporti informatici, borracce individuali con punti di distribuzione dell’acqua, in una sensibilità che si avverte ovviamente soprattutto fra i giovani».