Rifugiati, la nostra preghiera è per voi
In occasione della Giornata mondiale del Rifugiato (che si terrà come ogni anno il prossimo il 20 giugno) la Conferenza delle chiese europee (Kek), insieme alla Commissione delle Chiese per i Migranti in Europa (Ccme), attraverso un appello, hanno esortato le chiese e le comunità di tutta Europa a pregare per i rifugiati e a ricordare coloro che hanno perso la vita nel Mediterraneo, e a farlo attraverso i culti e i sermoni.
Il 20 giugno, sarà una giornata dedicata alle persone «morte nei viaggi della speranza in cerca di una vita dignitosa in Europa». In questo periodo di Ascensione e di Pentecoste «ricco di speranza destinata a tutta l’umanità, siamo profondamente rattristati e turbati. Sofferenza, disperazione e morte continuano inesorabili e colpiscono migliaia di fratelli e sorelle ai confini dell’Unione europea – si legge nel messaggio Kek-Ccme, firmato dal presidente della Kek, Christian Krieger e dal segretario generale del Ccme Torsten Moritz –. Come chiese – si legge ancora – e come cristiani, la nostra chiamata è essere testimoni e servitori della risurrezione, promotori della giustizia e della pace per tutti, indipendentemente dall’etnia, dalla nazionalità di appartenenza o dalla religione professata. Invitiamo a ricordare tutte le persone morte ai confini europei. Non sappiamo quante esse siano. Attraverso la preghiera potremo esprimere il nostro dolore e dimostrare la nostra vicinanza a chi oggi piange per la perdita di un proprio caro», recita ancora il messaggio.
Quest’appello, redatto con una prima stesura in occasione dell’Assemblea Generale della Kek tenutasi a Budapest nel luglio 2013, è stato aggiornato l’anno scorso.
Negli anni successivi le chiese e le comunità di tutta Europa raccolsero l’invito dedicando i propri culti alla Giornata Mondiale per i Rifugiati.
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