milano-stanze-silenzio

Milano. Siglato patto per Stanze del silenzio

È stato siglato a Milano il 5 giugno scorso il patto di collaborazione per la promozione delle Stanze del silenzio.

«Il Comune di Milano, che ha promosso il patto e ha coordinato le attività, s’impegna a promuovere la diffusione di luoghi di culto multiconfessionale o di riflessione aconfessionale nelle proprie strutture di accoglienza» si legge nel comunicato stampa dell’iniziativa, che ha come obiettivo la promozione di una «cultura della libertà di culto multiconfessionale e dell’assistenza spirituale aconfessionale» nelle aziende di servizio alla persona (Asp), in strutture del Sistema Sanitario Nazionale e, in prospettiva, negli istituti di prevenzione e di pena, in stazioni e aeroporti. In cantiere ci sono studi, seminari, convegni, manifestazioni e la stipula di ulteriori accordi di collaborazione.

La firma è stata apposta nella Sala Giunta di Palazzo Marino dai rappresentanti del Comune di Milano e di 19 organizzazioni religiose e di non credenti, 3 associazioni e 2 aziende per i servizi alla persona, Istituti milanesi Martinitt e Stelline e pio albergo Trivulzio e Golgi-Redaelli, insieme al Gruppo di lavoro nazionale per la “Stanza del silenzio e/o dei culti” cui aderiscono anche alcune chiese protestanti. Tra i firmatari, la pastora Daniela Di Carlo della Chiesa evangelica valdese di Milano, Patrizia Bertesi della Chiesa metodista, la pastora Cristina Arcidiacono per la Chiesa cristiana evangelica battista di via Jacopino da Tradate, Analou de Pinho della Chiesa battista di via Pinamonte da Vimercate e il pastore Nino Plano per l’Unione italiana delle chiese cristiane avventiste del 7° Giorno (UICCA). Presenti anche la pastora Dorothee Mack e il battista Ernesto Chiarenzi.

Oltre alle chiese protestanti, hanno sottoscritto l’accordo l’Unione degli atei e degli agnostici razionalisti (U.A.A.R.), l’ArciAtea rete per la laicità, la Comunità ebraica di Milano, la Comunità religiosa islamica italiana (CO.RE.IS.), l’Unione induista Milano Dharma Seva, la Comunità culturale islamica Milli Gorus (U.CO.I.) e Associazione islamica di Milano Moschea Mariam (U.CO.I.), l’Associazione islamica di Milano (U.CO.I.), la Federazione Islamica della Lombardia e federazione nazionale, l’Assemblea spirituale locale Bahà’i di Milano, la Fondazione Maytreia, Indian Sikh Community of Italy, Brahma Kumaris, Zoe Pentecostal Mission, la Chiesa russo ortodossa, il Gruppo nazionale di lavoro per la “Stanza del Silenzio e/o dei Culti”, le associazioni Manos Sin Fronteras, Opera nomadi sezione di Milano, l’Associazione medica ebraica.

Il progetto continua un percorso avviato oltre un anno fa con un convegno sul tema, cui ha fatto seguito una delibera dello scorso 23 dicembre con la quale la Giunta milanese approvava la promozione delle “stanze del silenzio”, spazi dedicati alla meditazione, al raccoglimento e alla preghiera da mettere a disposizione di tutti i cittadini, atei o appartenenti a una confessione religiosa. I prossimi passi riguardano la predisposizione di un regolamento che normi l’utilizzo delle prime due stanze, previste all’interno degli Istituti milanesi Martinitt e Stelline e pio albergo Trivulzio e Golgi-Redaelli anche relativamente all’assistenza religiosa e morale, alla custodia, allestimento, mantenimento e cura degli spazi.

Leggi il comunicato stampa del Comune di Milano.

Vai alla galleria fotografica.