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Tornano le “Moschee aperte” a Torino

Il 2 giugno non sarà soltanto la festa della Repubblica, ma anche la domenica delle “Moschee aperte” a Torino, in occasione dell’ultima domenica di Ramadan, il mese di digiuno per i musulmani (che termina tra il 4 e il 6 giugno, a seconda dei Paesi), un momento di particolare concentrazione spirituale che comporta non solamente l’astensione dal cibo nelle ore del giorno ma anche da tutti i comportamenti violenti e negativi (dal fumo al linguaggio scurrile). Nonostante qualche incertezza per le possibili polemiche, il Comune ha deciso di confermare l’iniziativa e la data scelta, anche per lanciare il messaggio che questa sarà una giornata dedicata ai diritti per tutti. 

Dopo le edizioni del 2017 (quiavevamo raccontato la prima edizione) e 2018, torna quindi l’iniziativa promossa dalla Città di Torino e dai Centri islamici della città (in rappresentanza dei circa 50.000 musulmani residenti) con il “Patto di condivisione” firmato nel febbraio 2016, un segnale di apertura e fiducia reciproca che testimonia un percorso ormai decennale di dialogo fra istituzioni e religioni, in particolare attraverso il Comitato Interfedi (come avevamo raccontato qui).

Saranno ben 14 i luoghi di culto e di cultura aperti a tutti (visionabili nell’elenco e nella mappa qui) a partire dalle 18, con visite guidate, eventi artistici, momenti di discussione su temi di attualità quali il ruolo delle donne, l’islam in Italia e i valori repubblicani, il rapporto con l’ambiente. Rientra in quest’ultimo ambito l’iniziativa “Green Ramadan” promossa dai giovani di “Partecipazione e spiritualità musulmana” di Torino in collaborazione con l’Associazione Islamica delle Alpi e le moschee di Taiba e Raya, un’azione di sensibilizzazione sui temi ambientali che ha dato origine a diverse iniziative, dalla scelta di stoviglie biodegradabili nei momenti conviviali, la riduzione dello spreco alimentare e il potenziamento della raccolta differenziata, fino al progetto di piantumazione di nuovi alberi al Parco Dora, per il quale verranno raccolti fondi proprio nella giornata del 2 giugno, in collaborazione con Legambiente. La serata si concluderà, come da tradizione, con la consueta cena di “Iftar”, la rottura del digiuno con il tramonto, che sarà aperta a tutti e sarà ovviamente una cena “green”.

Nell’ottica di una “festa dei diritti”, segnaliamo l’appuntamento organizzato alla moschea Mohammed VI (v. Genova), il dibattito “Festa della Repubblica. Il tempo dei diritti” alle 20 con Barbara Berruti, vicedirettrice dell’Ist. Storico della Resistenza, Maurizio Molinari, direttore de La Stampa, Gabriele Iungo, della moschea Mohammed VI e Matteo D’Ambrosio, Polo del ‘900.

A partecipare e rendere vivo questo momento i volontari e le volontarie del progetto “Giovani x Torino”, servizio di volontariato civico del Comune nato nel 1995, attivo in molti settori (ambiente, musica, arte, grandi eventi, sport, turismo, sociale) e rivolto ai giovani fra 16 e 30 anni, che accoglieranno e guideranno i visitatori e le visitatrici.

Nella passata edizione tremila le persone avevano partecipato a questo appuntamento, comprese autorità civili e religiose: dalla sindaca di Torino Chiara Appendino, al prefetto Renato Saccone e l’arcivescovo Cesare Nosiglia. La speranza è che anche quest’anno la manifestazione si riconfermi come un momento di festa e fraternità.