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«Attacco al clima: dalla speranza all’azione»

Hanno scelto un bel titolo, “militante” e un po’ provocatorio, gli organizzatori della giornata di sensibilizzazione sul clima rivolta alla città di Milano, che si terrà sabato 1° giugno nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile dell’Asvis (Alleanza italiana per lo Sviluppo sostenibile).

Il gruppo Gallo Verde della chiesa valdese locale, che nel 2012 e 2016 ha ottenuto l’omonima certificazione ambientale tedesca (Grüner Gockel), è da tempo impegnato nella promozione e nell’adozione di comportamenti più virtuosi ed ecologicamente meno impattanti. «Volevamo in effetti essere un po’ provocatori», riconosce Claudio Garrone, uno dei membri del gruppo, «per far capire che il pianeta in cui viviamo è sotto attacco, e dire che è tempo di agire, come dicono ormai gli studi più accreditati. Da qui la seconda parte del titolo, che richiama l’impegno di Greta Thunberg, alla quale ci siamo ispirati: l’idea che è finito il tempo di “fregarsene”, lamentarsi o parlarne e basta». La chiesa valdese di Milano da più di dieci anni si occupa di tematiche ambientali e almeno una volta all’anno, oltre al lavoro all’interno della comunità, si rivolge anche alla cittadinanza con convegni e eventi. «Quest’anno ‑ continua Garrone ‑ ci siamo richiamati all’esperienza di Greta, che ha diffuso nelle generazioni più giovani questa sensibilizzazione sul tema del clima, e abbiamo voluto attirare il pubblico con l’idea che occorre difendere il clima da questo attacco, non sperando che le cose si aggiustino da sole ma attivandosi ognuno nella propria casa, luogo di lavoro o chiesa. Crediamo che il contesto milanese sia particolarmente ricettivo, come dimostra la massiccia partecipazione ai Fridays for Future».

Gallo verde e chiesa valdese hanno quindi organizzato, in collaborazione con il Centro culturale protestante, un convegno con inizio alle 15 alla libreria Claudiana (v. F. Sforza 12/A), invitando oratori esperti e conosciuti, come commenta Garrone: «Abbiamo scelto nomi che attirano, esperti convinti che noi come chiese possiamo fare del bene, con attività di questo tipo, per questo ci ha fatto particolarmente piacere che abbiano accettato nonostante i molti impegni».

Grammenos Mastrojeni, coordinatore per l’ambiente e le scienze della Cooperazione italiana allo sviluppo presso il Ministero degli Affari Esteri, nonché docente di Sostenibilità ambientale e sociale all’università Lumsa di Roma, interverrà su “Effetto farfalla: clima, giustizia, conflitti e migrazioni”; Donato Speroni, uomo di fiducia di Enrico Giovannini presidente Asvis, responsabile redazione Alleanza Sviluppo Sostenibile e referente per il gruppo di lavoro dell’Alleanza sui Goal 7 e 13 dell’Agenda 2030 dell’Onu, parlerà invece di “Cosa possiamo fare noi di fronte ai cambiamenti climatici? Quale potrebbe essere il modello economico da seguire?”.

Purtroppo non potrà partecipare, perché impegnata per gli esami di maturità, la giovanissima attivista altoatesina Ariane Benedikter, che però invierà una video-testimonianza. «Lei era forse, pur essendo la meno nota, il personaggio più interessante della giornata, per il suo impegno con la ong Plants for Planet, nata in Germania per iniziativa di un ragazzino che sei-sette anni fa ha deciso di fare qualcosa di concreto per il pianeta, piantare alberi. In alcuni anni sono stati piantati milioni di alberi e il movimento si è diffuso in vari paesi, tra cui l’Italia, dove Ariane è un po’ la portavoce» e per questo suo impegno è stata nominata alfiere della Repubblica nel 2019.

Ma il programma non finisce qui: alle relazioni seguiranno tre approfondimenti curati dai due relatori (Mastrojeni su “Giustizia climatica” e Speroni su “Agenda 2030. Clima: istruzioni per l’uso”) e dalla pastora valdese Daniela Di Carlo, che presenterà un tema insolito come “Ecofemminismo: il vizio del dominio”.

A seguire, alle 19 l’inaugurazione della splendida mostra fotografica Migranti ambientali: l’ultima illusione di Alessandro Grassani, che documenta un fenomeno sottovalutato, che nel 2050 coinvolgerà 250 milioni di persone e già oggi sta portando a enormi stravolgimenti, con il massiccio inurbamento soprattutto di paesi in via di sviluppo (Bangladesh, Mongolia, Kenya e Haiti) che per molti costituisce, appunto, “l’ultima illusione” di un futuro migliore ma non fa che aumentare povertà e inquinamento da un lato, e abbandono delle campagne dall’altro. La mostra sarà visitabile per un paio di settimane nei locali della chiesa.

Alle 21, la giornata di concluderà con la proiezione del film-documentario Domani (di Cyril Dion e Melanie Laurent, Francia 2015), che propone (come dice il trailer) «una nuova visione del mondo in cui tutto è collegato… le soluzioni ci sono, se ce la mettiamo tutta… possiamo cominciare a cambiare il mondo». Ingresso libero con iscrizione scrivendo a: info@galloverde.it.