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Il voto è un atto di responsabilità democratica

Tra il 23 e il 26 maggio, oltre 400 milioni di cittadini di 27 paesi europei saranno chiamati a votare per il nono Parlamento europeo. In considerazione del crescente euroscetticismo, dello spostamento a destra degli equilibri politici e del ritorno agli ideali nazionalistici in molte società europee, la Comunità delle Chiese protestanti in Europa ha invitato i suoi membri a votare.

Il decano della Chiesa Evangelica Luterana in Italia, CeliI, Heiner Bludau, condivide questo richiamo ed esprime la sua grande preoccupazione per la situazione in Italia e in Europa. «L’Europa è caratterizzata da una profonda crisi di identità. Occorrono decisioni importanti che possono essere prese solo su scala sovranazionale: rifugiati, migrazioni, cambiamenti climatici, uno sviluppo sostenibile dell’economia, aumento delle disuguaglianze sociali ed economiche… sono fenomeni che colpiscono in particolare l’Italia, ma non sono solo problemi dell’Italia, bensì di tutta l’Europa. Sono problemi che devono essere affrontati insieme per poter trovare delle soluzioni comuni. Quella europea è una dimensione importante»..

Secondo il decano Heiner Bludau, i paesi europei devono parlare con una sola voce se vogliono mantenere il loro peso politico. «I nazionalismi sono miopi, non offrono prospettive, non portano soluzioni per il futuro». Negli ultimi 70 anni l’Europa è stata garante delle diversità e della pace e tale deve restare, anche se non è sempre facile prendere delle decisioni di comune accordo. Il decano è preoccupato per il crescente euro-scetticismo e per la prevista bassa affluenza alle urne. Secondo dei sondaggi effettuati in 14 Stati membri dell’UE, che rappresentano l’80% dei parlamentari europei, si stima che meno del 50% degli elettori si recherà alle urne.

Non solo considerando le diverse problematiche ormai di portata globale, ma anche a causa del crescente populismo, dice Bludau, le elezioni europee del maggio 2019 sono importanti come forse mai è accaduto prima. «La democrazia è in pericolo e andare a votare è un importante sostegno alle garanzie democratiche», sottolinea il decano della Celi. La chiesa e i suoi membri devono assumersi le proprie responsabilità, assolvere il loro compito nella società.

Nella dichiarazione finale della quarta seduta del XXII Sinodo di fine aprile, la Chiesa evangelica luterana in Italia si è impegnata in un’azione per la sostenibilità, l’ecologia e la giustizia sociale, ispirata dalla fede. Nello stesso tempo ha fatto una chiara confessione di colpa: «Confessiamo di aver peccato contro la buona intenzione di Dio di creare», si legge nel primo punto della dichiarazione in cui la CeliI definisce il suo impegno futuro. Il Decano Heiner Bludau: «La partecipazione alle elezioni corrisponde esattamente a questo impegno!».