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Tornerà il treno fra Pinerolo e Torre Pellice

Sembra essere arrivato a un punto di svolta lo stallo in atto dal giugno 2012 della linea ferroviaria Pinerolo-Torre Pellice, sospesa assieme ad altri rami considerati secchi dall’allora giunta guidata da Roberto Cota.

È di ieri 16 maggio la notizia che l’affidamento per la ristrutturazione delle linee ferroviarie del sistema metropolitano torinese è andato a Trenitalia dopo che l’altra concorrente (Rail.To) si è defilata dalla gara.

La Regione aveva esplicitamente voluto che la tratta della val Pellice venisse inserita nel «pacchetto» degli interventi previsti da questo bando, e quindi dopo numerosi rinvii l’unica busta è stata aperta; che cosa succederà ora? Lo abbiamo chiesto al Comitato Trenovivo che da anni si batte per mantenere e migliorare il servizio ferroviario, in primis della val Pellice. «La valutazione è ovviamente positiva – a nome del comitato spiega Furio Chiaretta – anche se emergono alcuni dubbi e alcune perplessità. Sicuramente il nodo dei tempi è quello che ci preoccupa maggiormente in quanto la riattivazione passa prima attraverso i lavori che Rete Ferroviaria Italiana deve compiere lungo la linea. In particolare vanno rimessi i binari nella stazione di Bricherasio, rimesse tutte le sbarre ai passaggi a livelli e rimesso in sesto l’impianto di bassa tensione che alimenta i vari segnalatori». Dai sei mesi ai due anni, i tempi previsti per i lavori ma molto dipenderà dalla volontà «politica». «L’altro aspetto su cui si gioca molto dell’attrattiva della linea riguarda il servizio offerto – aggiunge Chiaretta –: da quanto è emerso si tratterà nuovamente di un sistema misto: treni in alcune fasce orarie e bus in altre». La stessa situazione di quando la linea è stata soppressa e mai veramente apprezzato dai passeggeri.

E la questione dei passaggi a livello? Soprattutto a Pinerolo quello di corso Torino è sempre al centro di molte critiche perché va a congestionare parte del traffico della cittadina. «Non ci sono notizie a riguardo. Su questo aspetto bisogna lavorare con le amministrazioni comunali per velocizzare i tempi o trovare soluzioni alternative (con la soppressione di alcuni passaggi a livello nelle zone agricole)».

Infine l’aspetto ciclabile: «La nostra proposta è quella di portare avanti un discorso di ciclabile che utilizzi le strade che corrono non lontane dall’asse ferroviario per integrare i due aspetti di mobilità sostenibile».

Il tutto però ora va in stand-by per un po’… domenica 26 si vota.