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Una vicinanza fedele nell’amore

Hai visto che il SIGNORE, il tuo Dio, ti ha portato come un uomo porta suo figlio, per tutto il cammino che avete fatto, finché siete arrivati in questo luogo
Deuteronomio 1, 31

Noi abbiamo conosciuto l’amore che Dio ha per noi, e vi abbiamo creduto
I Giovanni 4, 16

L’umanità, dalla trasgressione dell’Eden ad oggi ne ha fatti di passi… dai graffiti delle caverne allo smartphone se ne è fatta di strada. Tra la scoperta del fuoco e l’individuare i buchi neri la distanza è inimmaginabile. L’umanità si è evoluta non solo tecnologicamente, ma anche a livello di pensiero.

In questo lungo cammino, l’uomo ha trovato in Dio il suo accompagnatore talvolta discreto, talvolta palesemente presente.

Dio è stato sempre a fianco di questa umanità, nonostante questa, sin dai tempi dell’Eden, avesse cercato di svincolarsi da Lui.

L’umanità spesso, molto spesso, si è comportata (e si comporta) come se Dio non ci fosse. Dio, al contrario, nella sua fedeltà è stato sempre al suo fianco come una madre sta accanto al suo figliolo, un figliolo che, pur se adulto, sarà sempre il suo bambino

Ha camminato a fianco dell’umanità, sia come collettività con Israele, sia con i singoli come Enoch, Mosè. È stata una vicinanza fedele e protettiva come le parole che rivolse a Giosuè: «Come sono stato con Mosè, così sarò con te; io non ti lascerò e non ti abbandonerò» (Gios. 1, 5).

Egli, ancora oggi, cammina discretamente al nostro fianco, premuroso come una madre. 

Il suo amore per noi è infinito e non cesserà nemmeno quando lasceremo questa terra. Infatti, non si è fermato davanti alla pietra sigillo del sepolcro: ha superato i lacci della morte, realizzando in Cristo il verso di un salmo a noi tanto caro: “Quand’anche camminassi nella valle dell’ombra della morte, io non temerei alcun male, perché tu sei con me” (Sal 23, 4).

Allora, prendiamo forza da questa bella evidenza: il Signore è sempre stato pronto a soccorrerci (v. Is 50, 7), e, nulla ci separerà dal suo amore (Rm 8, 39).