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Attacco a un tempio in Burkina Faso, almeno 5 vittime

Cinque morti, tra cui il pastore, e due persone disperse: è il bilancio tragico dopo l’attacco a un tempio nel nord del Burkina Faso.

Gli assalitori, armati e non identificati, sarebbero fuggiti nel vicino Mali. Fonti di sicurezza locali hanno detto che domenica 28, assalitori armati hanno attaccato una chiesa di una comunità evangelica protestante nel piccolo paese di Silgadji, vicino a Djibo, capitale della provincia di Soum. Le vittime sono il pastore Pierre Ouedraogo, due dei suoi figli e altri due fedeli. Mancano all’appello ancora altre due persone.

E’ la prima volta che una chiesa viene presa di mira in questo paese dell’Africa sub-sahariana dove c’è una grande minoranza cristiana che rappresenta più del 20% della popolazione. Il Burkina Faso, ex colonia francese chiamata un tempo Alto Volta, dal 2015 è alle prese con attacchi degli Ansaroul Islam, del Gruppo di sostegno all’islam e ai musulmani (Gsim, alleato di al-Qaida), dello Stato islamico nel Gran Sahara (Egis) e di altre formazioni jihadiste minori che hanno causato circa 350 vittime secondo le stime.

Gli attacchi sono iniziati nel nord del paese prima di prendere di mira la capitale Ouagadougou e altre aree. La violenza e gli attacchi di gruppi armati hanno costretto decine di migliaia di persone a lasciare le loro case negli ultimi mesi.

Da gennaio lo stato d’emergenza è stato imposto in sei delle tredici regioni del Paese, e sempre a gennaio il governo si è dimesso in seguito all’ondata di attacchi, uccisioni e rapimenti anche di stranieri. Fra questi spicca il sequestro e l’uccisione di un geologo canadese e il caso di Luca Tacchetto, l’architetto padovano sparito in Burkina a metà dicembre assieme alla compagna canadese.

Il 5 aprile presso un villaggio della diocesi di Dori sempre nel nord, ma al confine con il Niger, c’era stato un attacco a una chiesa cattolica, come ha ricordato all’agenzia Fides il vescovo Laurent Dabiré: durante la celebrazione della Via Crucis alcuni uomini armati erano entrati nel tempio e, dopo aver separato gli uomini da donne e bambini, avevano ucciso quattro fedeli e poi avevano saccheggiato abitazioni. Un parroco risulta scomparso da marzo nel nord della nazione.

È certa invece l’uccisione di un prete cattolico spagnolo, Antonio César Fernandez, avvenuta il 15 febbraio assieme a quattro doganieri nell’est e almeno un paio di rapimenti con rilascio di religiosi compiuti l’anno scorso.Tra domenica 31 marzo e martedì 2 aprile, inoltre, almeno 62 persone hanno perso la vita nei pressi di Arbinda, nel nord del Burkina Faso, al confine con il Mali, in un attacco jihadista seguito da scontri inter comunitari.