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«Riportare la bellezza dalle ceneri»

Periodo tragico di incendi per le chiese cristiane: mentre Notre Dame bruciava a Parigi, tre storiche chiese battiste afroamericane in Louisiana erano consumate dalle fiamme in meno di due settimane (tra il 26 marzo e il 6 aprile): la St. Mary Baptist Church di Port Barre (poco più di 2000 abitanti) e la Greater Union Baptist Church e la Mt. Pleasant Baptist Church di Opelousas (23.000 abitanti), a pochi minuti d’auto l’una dall’altra, e cuori dell’identità della comunità afroamericana (e della lotta alla discriminazione) nell’ultimo secolo.

Secondo le indagini gli incendi, dolosi e collegati tra loro, sono il risultato di un crimine d’odio. Si è parlato infatti di attacco razzista ed è stato arrestato un ventunenne bianco, figlio del vice-sceriffo, che ha aiutato nella cattura del giovane influenzato dalle ideologie suprematiste e razziste. Ideologie purtroppo sempre più diffuse in Louisiana e in tutti gli Usa: secondo i dati dell’Fbi diffusi lo scorso novembre, i crimini di odio sono aumentati sotto la presidenza di Donald Trump, della rilevante percentuale del 17%, di cui quasi il 60% contro afroamericani o altre minoranze. 

Subito, come nel caso di Parigi (e, pur senza fare un paragone impossibile tra i due casi, gli attivisti anti-razzisti hanno fatto notare che il presidente Trump, espressosi nel caso di Parigi, non ha speso una parola per condannare i tre incendi in Louisiana) è partita la gara della solidarietà, con il lancio di una campagna di crowdfunding attraverso il sito gofundme.com. In poco meno di due settimane sono stati raccolti più di 2.155.000 dollari (l’obiettivo era di 1.800.000). Più di 39.000 persone hanno contribuito alla iniziativa della Seventh District Baptist Association, impegnata da 149 anni, in un percorso comune di educazione cristiana, evangelizzazione e testimonianza, che raggruppa una sessantina di chiese battiste divise sette parrocchie nella Louisiana sud-occidentale. La Seventh District ha lavorato in collaborazione con il Governatore della Louisiana, i leader politici locali, le chiese colpite e i loro pastori, altre organizzazioni religiose, per assicurare che le donazioni raccolte siano equamente distribuite fra le chiese colpite, non solo per ricostruire gli edifici ma anche per ricomprare tutte le attrezzature andate perdute nei roghi, come banchi, strumenti musicali, impianti di amplificazione.

Tra i sostenitori della campagna di donazioni c’è anche il Consiglio nazionale delle chiese cristiane statunitensi (NccUsa), che unisce le principali denominazioni (per un totale di più di 100.000 congregazioni e più di 45 milioni di persone), tra cui molte battiste (Alliance of Baptists, American Baptist Churches in Usa, National Baptist Convention of America, National Baptist Convention Usa, la National Missionary Baptist Convention of America).

Oltre a incoraggiare le contribuzioni singole, diverse chiese hanno raccolto offerte speciali, in questo periodo di Pasqua, da destinare alla ricostruzione delle tre chiese. «Mentre celebriamo la resurrezione del nostro Salvatore, Gesù Cristo, possiamo anticipare anche un rinnovamento della speranza per le nostre sorelle e fratelli, sia in Louisiana che a Parigi. La nostra preghiera è che Dio possa riportare la bellezza dalle ceneri», si legge sul sito del NccUsa.

Foto: gofundme.com