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Dio ha creato ogni cosa

Io, con le mie mani, ho spiegato i cieli e comando tutto il loro esercito
Isaia 45, 12

In lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili: troni, signorie, principati, potestà; tutte le cose sono state create, per mezzo di lui e in vista di lui
Colossesi 1, 16

Credere o non credere in Dio e che tutte le cose sono state create per mezzo e in vista del suo Figlio Unigenito, richiama una questione oggi abituale: il dubbio sull’esistenza di Dio. Affermare la sua esistenza pone seri problemi così quanto è difficile negarla. Paul Tillich diceva che «Colui che nega Dio seriamente lo afferma». Ci sono individui che hanno avuto un’esperienza esistenziale con lui e che vi hanno reagito in modo negativo. Una relazione esistenziale reale con Dio non ignora la ribellione, il rifiuto e il diniego; essa li ingloba, li affronta e li supera nella e attraverso la fede. La relazione con Dio non si allaccia solo nella fede o nel suo rifiuto; riguarda anche la struttura stessa del nostro essere. Siamo creature di Dio e questo implica un legame ontologico fondamentale con lui. Le domande che l’essere umano si fa sul divino e anche sul suo piano di salvezza in Cristo, lo aiutano a chiarire la sua conoscenza confusa eppure la sua oscura intuizione. 

Dio si incontra nella fede e non solo. Il mondo con tutte le cose che contiene è opera sua in Cristo, quindi possiamo parlare pure di una sua dimensione cosmologica. Il rapporto che Dio ha con noi può essere contemplato partendo dalla fede oppure no. Tuttavia, crediamo in Dio non perché con le nostre ragioni buone lo troviamo credibile. La fede è un suo dono per noi che ci invade con la forza dello Spirito Santo. Quindi, crediamo – malgrado ciò che in natura o nella storia può mostrarci il contrario – perché non possiamo altrimenti. Abbiamo incontrato Dio, creatore di ogni cosa, nella sua Parola e sperimentiamo il dono della fede attraverso la meditazione, la preghiera, la riflessione e il discernimento.