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Chiesa evangelica spagnola, 150 anni di testimonianza

In questo 2019 la Iee, Iglesia evangélica española, compie 150 anni e la sua commissione permanente, l’organo direttivo della chiesa, sta preparando una mostra che sarà inaugurata nel prossimo sinodo che si terrà dal 31 ottobre al 3 novembre ad Alicante, e che sarà guidato dal versetto di Isaia 40,3 «Una voce grida nel deserto, prepara la via per il Signore».

Sarà una mostra itinerante che potrà essere ospitata da tutti i presbiteri, e che raccoglierà i punti salienti della storia del protestantesimo in Spagna, e che soprattutto, vuole essere un riflesso di come l’Iee ha lavorato in diversi settori quali quello dei diritti umani, l’istruzione o l’azione sociale.

La Commissione permanente ha offerto ai presbiteri la possibilità di partecipare alla creazione di un panel per ogni zona del territorio iberico al fine di allestire una mostra che vuole essere uno strumento per rafforzare l’identità di una chiesa piccola e vivace.

Alla Riforma fu impedito di mettere radici in Spagna dalla severità della Controriforma. C’erano tuttavia comunità di protestanti spagnoli in esilio in molte città europee. Fu per loro che la Bibbia spagnola fu stampata a Basilea nel 1569, e in seguito le traduzioni spagnole dell’Istituzione di Calvino e del Catechismo di Heidelberg. La Chiesa evangelica spagnola è una chiesa unita composta da congregazioni di diversa origine: riformate, metodiste e luterane. Fu istituita nel 1869 sulla scia della tolleranza religiosa emersa in Spagna dopo la rivoluzione liberale del 1868. La sua prima assemblea generale si tenne a Siviglia nel 1872, quando venne adottato il nome di Chiesa cristiana spagnola. Nel 1874 il nome fu cambiato in Chiesa evangelica spagnola.

L’Iee fa parte della Federazione Evangelica della Spagna attraverso la quale sono stati stabiliti gli accordi di cooperazione con lo Stato in conformità con la Costituzione. Tali accordi sono stati approvati dal Parlamento nel 1992, fornendo riconoscimento legale e status per le chiese protestanti. 

Dottrinalmente, la Chiesa evangelica spagnola si identifica con la tradizione della Riforma protestante. La chiesa è governata dal sinodo generale, che si riunisce ogni due anni ed elegge la commissione permanente. Le congregazioni sono raggruppate in sette presbiteri. Ci sono diversi dipartimenti: per la scuola domenicale, le donne e la formazione di pastori e laici. Essendo una piccola chiesa di minoranza, l’Iee è particolarmente impegnata nell’insegnamento religioso dei suoi figli e nell’aiutare i giovani nel compito spesso difficile di testimoniare la loro fede in una realtà tradizionalmente cattolica e in una società sempre più secolarizzata. Presta molta attenzione al ruolo dei laici ed è attivamente coinvolta nella riflessione su questioni politiche ed etiche che il paese e la società stanno affrontando.

La Chiesa Evangelica spagnola si definisce come una “comunione di chiese” a poco a poco costituita dal 1869 al 1955. 

Nel 1955 la Chiesa metodista spagnola decide di unirsi alla Chiesa evangelica spagnola,  portando in dote alla chiesa unita le sue comunità in Catalogna e nelle Isole Baleari. 

La Chiesa Evangelica spagnola,  appartiene a due delle grandi famiglie protestanti oggi raggruppate in due organizzazioni: la Comunione mondiale di chiese riformate(Wcrc) e del Consiglio metodista mondiale, ed è un membro del Consiglio ecumenico delle Chiese dalla sua fondazione nel 1948.

Foto: tempio a Madrid