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Ero straniero e mi avete accolto

Il dibattito che riguarda l’accoglienza si è evoluto velocemente e, purtroppo, ultimamente, ciò ha creato crescenti difficoltà agli attori che si dedicano all’integrazione. Si tratta di un tema che dal punto di vista giuridico mostra ancora delle lacune, come dimostra la vicenda del richiedente asilo accolto presso la diaconia fiorentina, che ha visto poter accogliere la sua iscrizione all’anagrafe del comune di Scandicci dopo un ricorso presentato dagli avvocati dell’Asgi.

Tra incertezze e difficoltà arriva il momento in cui si sente la necessità di confrontarsi, come dimostra la volontà della Diaconia della CELI, Chiesa Evangelica Luterana in Italia, di organizzare il convegno Ero straniero e mi avete accolto che si svolgerà a Milano sabato 30 marzo nella Chiesa Cristiana Protestante, via Marco De Marchi 9, ore 15 – 19.30. «Crediamo questo confronto sia necessario per rendere ancora più sensibili e non indifferenti a questa tematica, e per condividere quello che succede presso le varie comunità» racconta l’avvocata Daniela Barbuscia, responsabile della Diaconia CELI. Chi si occupa di accoglienza si trova sempre più spesso in emergenza. Un confronto a più voci era evidentemente necessario per i referenti della diaconia delle comunità locali che in questo modo hanno la possibilità di avere delle linee guida sul tema. Continua Daniela Barbuscia: «Il sistema di accoglienza in questo momento presenta molte criticità. Il sistema Sprar a mio parere era ottimo perché mirava a una vera integrazione, si trattava di piccole comunità che attraverso vari corsi di lingua e preparazione al lavoro permetteva una vera integrazione sul nostro territorio. Tagliando i fondi e cambiando la norma questo sistema diventa sofferente, l’accoglienza viene delegata agli enti privati, alle associazioni, alle confessioni religiose. Noi abbiamo diversi esempi sul territorio frutto di iniziative spontanee delle chiese o di associazioni che cercano di sopperire alla mancanza pubblica».

Il confronto vedrà diversi protagonisti: si aprirà alle ore 15 con un messaggio di benvenuto e con l’intervento del Decano della Chiesa Evangelica Luterana in Italia Heiner Bludau . Avranno voce le istituzioni e la questura di Milano, lo SPRAR minori del Comune di Trezzano sul Naviglio, L’FCEI, l’UNHCR ed è stato invitato l’assessore alle politiche sociali, salute e diritti del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino. La seconda parte del congresso darà voce ad alcuni esempi di accoglienza che avvengono su tutto il territorio nazionale portati avanti da diverse confessioni religiose. Si confronteranno il Progetto “Granello di senape” gestito dalla Comunità Evangelica Luterana in Sicilia, il progetto “Schutzhütte B1 Rifugio” a Bolzano della Comunità Evangelica Luterana di Bolzano, i progetti di accoglienza della Diaconia Valdese di Milano, i progetto “Dublinati” a Roma di FCEI – CELI, i progetti di accoglienza della Comunità di Sant’Egidio e il progetto di integrazione a Palermo di ADRA Italia – Chiesa Cristiana Avventista.

Il titolo del convegno riassume bene lo scopo dell’incontro e, conclude Daniela Barbuscia: «Ero straniero e mi avete accolto è uno slogan molto utilizzato ma azzeccato perché ricorda l’essere cristiani. Gesù si è trovato a vivere una realtà in cui il migrante andava evitato e proprio per questo le sue parole assumono un significato importante. Abbiamo ritenuto fosse un titolo attuale perché mai come in questo momento abbiamo bisogno di parlare di accoglienza, di migrazioni. Vi è la necessità di essere sempre più sensibili e attenti. Ciò che è importante è non rimanere indifferenti a questo fenomeno, come cristiani ma prima di tutto come uomini e donne in questo paese».