31265589_769598446562295_1742642315601641472_n

I regali del terrorista della Nuova Zelanda ai movimenti di estrema destra in Europa

Prima di uccidere 50 persone in Nuova Zelanda, Brendon Tarrant aveva donato € 1500 (ma secondo alcune fonti le cifre sarebbero superiori) alla filiale austriaca di Generazione identitaria, il movimento di estrema destra che ha organizzato fra l’altro lo scorso anno l’operazione anti-migranti nei pressi di Briançon e Monginevro, sulle Alpi al confine italo-francese.

Martin Sellner, il capo del ramo austriaco di Génération Identitaire, creata negli anni scorsi in Francia, ha ammesso lunedì di aver ricevuto nel 2018 una donazione da Tarrant, il suprematista bianco che ha ucciso 50 fedeli musulmani in due moschee il 15 marzo scorso.

Sellner è stato tra le decine di attivisti provenienti da tutta Europa protagonisti del raid squadrista nella primavera del 2018 che ha visto in scena pattuglie anti-migranti al Colle della Scala, 1.700 metri sul livello del mare,  in fondo alla valle di Susa, sotto lo striscione “Difendiamo l’Europa”, con tanto di elicottero di pattugliamento.

Per diversi giorni, Generazione identitaria ha deriso le autorità è si è fatta una grande pubblicità rilanciando dichiarazioni polemiche sulla scarsa sorveglianza delle frontiere da parte delle forze dell’ordine.

Sellner aveva pubblicato sul suo account Twitter diverse foto delle Hautes-Alpes, visualizzate da oltre 30.000 persone.

All’epoca, gli attivisti  avevano spiegato che i finanziamenti dell’operazione e del loro movimento provenivano principalmente da donazioni private. Brendon Tarrant era dunque uno di quei donatori. 

Il terrorista di Christchurch lo ha spiegato nel suo manifesto di 74 pagine pubblicato online poco prima del massacro: «Non sono un membro diretto di nessuna organizzazione, tuttavia ho dato un contributo finanziario a molti gruppi nazionalisti e ho interagito con molti altri».

Tarrant è stato in contatto con attivisti di Génération Identitaire durante il suo soggiorno in Francia nel 2017? I servizi di intelligence francesi stanno conducendo un’indagine sul suo viaggio in Francia. La Dgsi (Direzione generale della sicurezza interna) cerca di scoprire se abbia incontrato membri di gruppi di ultra destra francese, come ha rivelato il giornale transalpino “Marianne”.

Secondo il quotidiano britannico “The Independent” che cita fonti di sicurezza, Tarrant è stato in contatto con gruppi di estrema destra durante il suo soggiorno in Europa.

«Mi dispiace, ma non posso chiedere a ciascun donatore se intende commettere un attacco terroristico durante l’anno, e in tal caso restituire i soldi» ha detto alla stampa Martin Sellner, che afferma di non aver mai ha incontrato Tarrant, nonostante il viaggio da lui compiuto in Austria nel 2017.

Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha riconosciuto mercoledì l’esistenza di «un sostegno finanziario e quindi di un collegamento” tra l’assalitore di Christchurch e il movimento identitario guidato da Sellner.

Il governo austriaco prevede di sciogliere il gruppo di estrema destra, una delle molte ramificazioni dell’organizzazione francese Génération Identitaire, se l’indagine confermasse i collegamenti con il terrorista australiano.

Nel suo manifesto nauseante intitolato “The Great Replacement“, “La grande sostituzione” Tarrant fornisce alcuni dettagli sulla sua permanenza in Francia nel 2017, come «turista», afferma. Sostiene di aver deciso di passare all’azione violenta dopo aver visto il risultato delle elezioni presidenziali francesi, vinto da un candidato che definisce «internazionalista, globalista, anti-bianco ed ex-banchiere».

Il terrorista ha detto di essersi con la sua auto a noleggio nel parcheggio di un centro commerciale in una città “dell’Est della Francia, di circa 15.000 a 20000 abitanti», senza citarne il nome. Dice di essere rimasto scioccato dal numero di stranieri extraeuropei visti in questi grandi magazzini. «Ho visto abbastanza e, con rabbia, ho lasciato la città», ha scritto nel documento farneticante inviato nove minuti prima degli attacchi al Primo Ministro della Nuova Zelanda, Jacinda Arden.

Ex Jugoslavia, Austria, Francia, il tour europeo di Trannant potrebbe essere una cartina dei nuovi movimenti sovranisti e di estrema destra che covano nel nostro continente. Alle autorità il compito di indagare a fondo e senza reticenze.