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“C’era una volta…” al Museo Internazionale della Riforma

Al Mir, Museo internazionale della Riforma, di Ginevra (Svizzera), si può visitare fino al 19 maggio la mostra Il était plusieurs fois, dedicata alle storie dell’Antico Testamento della Bibbia.

La mostra vuole dialogare con l’attualità: presenta infatti un nuovo modo di leggere la Bibbia e lascia allo spettatore la facoltà di credere o meno. L’esposizione si struttura in versione multimediale con video, musiche, disegni e scritte che interagiscono fra di loro.Gabriel de Montmollin, direttore del Museo, spiega alcuni dettagli: «La mostra si compone di undici video della durata di circa quattro minuti, che raccontano le vicende dell’Antico Testamento in versione “cartoni animati”. L’obiettivo è offrire un nuovo contenuto, artistico e culturale, e di rinnovare il modo che abbiamo di leggere ed interpretare la Bibbia. Alcuni video sono proiettati su muri enormi e permettono al visitatore di vivere un’esperienza virtuale, immersiva».

La mostra prende posizione sul tema della fede o lascia libera interpretazione al visitatore?

«Difficile fare una distinzione così netta tra i due aspetti. Certamente è vero che il visitatore può leggere, ed interpretare, la Bibbia come vuole, ma i racconti e i video non tradiscono la versione dei fatti proposta dalle Scritture. La storia della Genesi, di Mosé, di Caino e Abele, di Noè, vengono presentate esattamente come la Bibbia le racconta. Cambia il modo con cui vengono raccontate, questo si, anche con l’obiettivo di ringiovanire questi testi che sono molto antichi e, a volte, risultano un po’ difficili da comprendere».

Si tratta quindi di un lavoro che ha visto la collaborazione di molti professionisti: disegnatori, attori, scrittori, musicisti…

«Si, potremmo dire che è stato un lavoro collettivo. Serge Bloch, autore di una serie molto conosciuta per bambini, ha realizzato i disegni, le illustrazioni e ha decorato anche i muri del Museo con immagini dedicate alla Bibbia. Si trovano ovunque, a volte sono molto evidenti, altre volte invece sono più nascoste: l’idea era di creare un mondo incantato per scoprire l’Antico Testamento.

Le musiche sono state composte espressamente per l’esposizione da Benjamin Ribolet, e l’attore francese André Dussolier ha dato voce ai filmati. I testi sono stati scritti da Frédéric Boyer. I disegni sono molto significativi: alcuni poetici, altri molto forti, perché le storie dell’Antico Testamento sono spesso violente e non abbiamo voluto addolcire questo aspetto. In qualche modo questa scelta ci fa riflettere sulla violenza attuale del mondo».

Non solo un lavoro di gruppo, ma anche un lavoro di sintesi.

«Un vero e proprio coordinamento artistico. L’obiettivo era rendere i testi delle Scritture, antichi e complicati, il più comprensibili possibili. Un lavoro che ha ridisegnato l’Antico Testamento per renderlo più accessibile a tutti e tutte, bambini, adulti, credenti e non credenti».

Per l’occasione quindi anche la scenografia del Museo di Ginevra è stata modificata?

«Si abbiamo rinnovato un po’ il nostro Museo, che è collocato in un’antica casa del XVIII secolo nella parte storica di Ginevra. Abbiamo deciso di proporre alcuni cambiamenti e adesso potremmo dire che ha un’aria un po’ più… contemporanea».

Maggiori informazioni sul sito del Museo internazionale della Riforma di Ginevra.