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30 anni fa la nascita del www

Trent’anni fa, il 12 marzo 1989, Tim Berners-Lee, un londinese che lavorava come ingegnere informatico nella Data Handling Division del CERN, distribuiva ai suoi collaboratori un documento intitolato “Information Management: A Proposal”. Il documento, reperibile cercando sul sito w3.org le parole “original proposal”, proponeva un nuovo modo di gestire le informazioni necessarie alla conduzione dei progetti del CERN.  

L’approvazione del progetto non fu immediata, ma nell’ottobre 1990 viene messo a disposizione di Tim un computer NeXT e il lavoro può partire. Prima della fine dell’anno, viene trovato un nome per la nuova soluzione: World Wide Web, ossia ragnatela vasta come il mondo. Il 6 agosto 1991, sul server info.cern.ch, viene attivato il primo sito web. Ancora oggi, se ci colleghiamo a http://info.cern.ch e clicchiamo sul primo puntatore della pagina (“Browse the first web site”), possiamo vedere il sito originario, rimasto immutato dopo il 1992. Possiamo così avere un’idea dell’aspetto che aveva il web delle origini: principalmente testo con puntatori ad altre pagine. Forse è il caso di ricordare che all’epoca, anche se già esistevano sistemi con finestre e interfacce grafiche, era ancora assai comune l’uso di terminali o PC a riga di comando.

Nel 1989 nell’ambiente dei fisici che gravitano intorno al CERN le reti erano ampiamente diffuse e utilizzate. Se un ricercatore aveva bisogno di un programma, di un insieme di dati o di un documento, poteva mandare una mail al collega che ne era in possesso, per farsi dare le istruzioni per prelevare via rete l’oggetto desiderato. Non sempre però era facile indovinare chi era il collega da contattare; al ricercatore poteva anche succedere, dopo aver completato tutta la trafila , di scoprire che in realtà l’oggetto recuperato non era quello di cui aveva bisogno. 

Berners-Lee apprezzava l’utilità della documentazione basata sugli “ipertesti”: testi contenenti riferimenti che rendono estremamente facile per il lettore saltare da una parte all’altra dei documenti. L’uso degli ipertesti era comune, per esempio, nei programmi usati per la didattica assistita da computer. Per venire incontro alle esigenze del CERN, però, l’idea doveva essere ampliata, perché la nuova soluzione doveva permettere di recuperare informazioni scritte nei formati più disparati e archiviate sui computer di mezzo mondo. Inoltre, era necessario che la soluzione potesse fare a meno di un coordinamento centralizzato. Basandosi su queste idee, in pochi mesi vengono definiti e realizzati i principali elementi della nuova soluzione:  i browser, i server, la sintassi dei documenti visualizzabili sui browser (HyperText Markup Languageo html), le regole da seguire per le comunicazioni fra browser e server (HyperText Transfer Protocolo http), la sintassi per i riferimenti (gli Uniform Resource Locator).

L’idea presupponeva l’esistenza di una rete, che raggiungesse tutti i computer utilizzati dai collaboratori del CERN, sparsi nelle università e nei centri di ricerca di mezzo mondo. La rete Internet era piuttosto nuova. La sua tecnologia era stata sviluppata negli anni ’70, la rete vera e propria aveva iniziato ad espandersi a partire dal 1982, ma solo nel 1989 era riuscita a liberarsi dai vincoli e dagli errori iniziali di disegno che fino ad allora ne avevano frenato la crescita. Nel 1989 l’abitudine a comunicare attraverso reti di computer era già abbastanza consolidata fra gli studiosi, ma il più delle volte non si trattava della rete Internet; non c’era un’unica rete globale, ma più di una; fatta eccezione per la posta elettronica, le comunicazioni fra reti diverse erano pressoché impossibili. Il CERN si trovava su tutte le reti utilizzate nel mondo di università e ricerca, ma Internet era l’ultima arrivata ed era ancora vista dai più con una certa diffidenza. Nella comunità dei fisici, la rete più diffusa era HEPnet, basata sulla tecnologia DECnet, disponibile sui computer della Digital Equipment Corporation. Per il Web fu però scelta fin dall’inizio la rete Internet, che era l’unica soluzione disponibile sui computer di tutte le case costruttrici. Sicuramente, la scelta di Internet favorì enormemente la successiva popolarità del Web. È anche vero, però, che, senza il Web, Internet avrebbe fatto ben poca strada.

Dopo la realizzazione del primo sito nell’agosto 1991, la comunità dei fisici non fu particolarmente sollecita nell’adottare la nuova soluzione per gestire tutte le informazioni dei progetti. La diffusione del Web nei primi tempi procedette piuttosto a rilento, ma, in compenso, trovò estimatori anche al di fuori della comunità per cui era stata progettata. Il 1992 fu utilizzato per far conoscere la nuova soluzione fra gli studiosi di tutto il mondo, per cui già nell’anno successivo i siti cominciarono a moltiplicarsi.

Per concludere, due notizie che riguardano l’Italia. La prima è alla fine del 1992 in Italia c’era un unico sito web presso il Centro Internazionale di Fisica Teorica (ICTP) di Trieste. La seconda è che a Pisa, dal 3 al 5 novembre, si tenne la Network Services Conference 1992, la prima conferenza internazionale interamente dedicata alla gestione delle informazioni sulla rete: in quell’occasione fu già chiara la superiorità del Web rispetto alle altre soluzioni proposte.