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Ogni cosa che facciamo sia accompagnata dall’amore

Esercitate il diritto e la giustizia; liberate dalla mano dell’oppressore colui al quale è tolto il suo; non fate torto né violenza allo straniero, all’orfano e alla vedova
Geremia 22, 3

Comportatevi come figli di luce, poiché il frutto della luce consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità
Efesini 5, 8-9

Quella che stiamo vivendo è un’epoca pericolosa sotto l’aspetto socio-politico. 

Un’epoca in cui, in modo ora strisciante, ora palese ed arrogante, dalle cronache quotidiane, rimbalzano notizie sconcertanti di un razzismo, probabilmente sopito, ma mai scomparso dalle coscienze di una parte dei nostri connazionali.

Facendo leva sull’ignoranza e sulla paura, potenti di pochi scrupoli hanno turbato gli animi di molti, manipolando le coscienze sino a giungere ai rigurgiti di odio che sfociano in una esecranda guerra tra poveri.

Quel che è triste è che questi fantasmi distruttivi vengono diffusi agitando simboli religiosi come corone, libri del Vangelo e citando a sproposito le Scritture.

La conseguenza è davanti agli occhi di tutti e tutte: quante volte, nella nostra cristianissima Italia, sentiamo sedicenti Cristiani lanciarsi in discorsi razzisti, violenti, di discriminazione verso i più deboli, o verso le minoranze?

Quante volte i telegiornali ci mostrano cristianissimi camorristi o mafiosi che al momento degli arresti tengono tra le mani rosari o bibbie?

Purtroppo, questa cancrena attecchisce anche in ambienti caratterizzati dal fondamentalismo religioso, dando luogo a poco edificanti testimonianze che palesano mancanza di amore e spingono a giudicare, condannare, sparlare, discriminare. 

La Parola con cui oggi ci stiamo confrontando svela l’inefficacia di ogni atteggiamento di pietà preso in sé. La pietà disgiunta dall’amore per il prossimo è cosa vana.

Ogni opera, ogni pratica religiosa, è ingannevole e illusoria se non è accompagnata concretamente dall’amore, un amore assoluto, innanzitutto per Dio Padre e poi per il prossimo.