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Tragedia aerea di Addis Abeba, un pastore fra le vittime

Per il disastro aereo di Addis Abeba, dove hanno perso la vita 157 persone, cordoglio e solidarietà sono stati inviati ai famigliari delle vittime dal Consiglio ecumenico delle Chiese (Cec). L’aereo precipitato il 10 marzo era in viaggio verso Nairobi, in Kenya, dove è in corso l’Assemblea delle Nazioni Unite per l’ambiente. Tra le vittime, infatti, ci sono anche molti membri dello staff delle Nazioni Unite, e tra questi il pastore Norman Tendis, consulente del Cec.  

«NormanTendis – ha dichiarato il segretario generale del Cec, Olav Fykse Tveit– è stato un prezioso collaboratore del nostro Organismo ecumenico. Un uomo che si è sempre speso per aiutare le chiese locali. Con la sua esperienza ha insegnato come investire energie e risorse per garantire un pianeta migliore». Tendis, infatti, si stava recando all’Assemblea delle Nazioni Unite insieme ad altri colleghi per promuovere una «tabella di marcia condivisa da molte congregazioni, comunità e chiese: un progetto ambizioso per la giustizia ecologica – prosegue Tveit –che avrebbe dovuto presentare proprio ieri mattina. Un’aspirazione ecologica e ambientale, la sua, che è sempre stata improntata sulla giustizia e sull’equità. Caratteristiche che lo hanno accompagnato anche come pastore luterano locale in Austria». Tendis era un «faro da seguire per tutti coloro che praticano l’agricoltura su piccola scala, che rispettano il clima, che operano con investimenti etici». 

Tveit ha concluso, «Possa Dio rafforzarci in questo tempo di dolore e confortare le famiglie, sostenere coloro che oggi piangono la morte improvvisa di una persona cara».

Secondo quanto riportato dalla Bbc almeno un secondo pastore sarebbe morto nello schianto: si tratta di Derick Lwugi, pastore evangelico che viveva a Calgary, in Canada, un “pilastro” della comunità keniana nel paese.

Il Cec ha ricordato che nel volo erano presenti tante persone impegnate in organizzazioni umanitarie: «Questo tragico incidente è anche un grande shock per molti altri colleghi di organizzazioni con cui lavoriamo a stretto contatto. Abbiamo perso tante persone eccezionali e tanti  professionisti impegnati per garantire l’equa sostenibilità in questo nostro mondo».