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Ragazzi senza confini

Il servizio Giovani e Territorio (Get) della Diaconia valdese, attivo nell’area della Città metropolitana di Torino, si occupa di cittadinanza attiva ed educazione non formale per bambini, adolescenti, giovani e famiglie. Nei prossimi mesi ha “in cantiere” due progetti internazionali rivolti ai giovani tra i 14 e i 17 anni, che si terranno entrambi a Villa Olanda (Luserna S. Giovanni, To) sede di Get. Ne hanno parlato Laura D’Apote e Valeria Lucenti in una recente puntata di Voce delle chiese su Radio Beckwith evangelica (qui la puntata).

Il primo è Tell me, si svolgerà dal 22 al 29 aprilee la scadenza per le iscrizioni è stata prorogata al 6 marzo; rientra nell’Erasmus+, il programma dell’Unione europea dedicato all’istruzione, alla formazione dei giovani nell’ottica degli scambi internazionali, e affronterà il tema del dialogo interreligioso. 24 ragazzi tra Italia, Kosovo, Ucraina ed Estonia, saranno coinvolti in attività sulla multiculturalità e il superamento degli stereotipi. Il tema, racconta Valeria Lucenti ai microfoni di Rbe, è stato ispirato da una precedente esperienza realizzata a Pristina dal partner kosovaro del progetto, con incontri sulle diverse realtà religiose presenti in Kosovo, un paese molto ricco da questo punto di vista. La fase dello scambio giovanile, spiega Lucenti, segue la formazione che in autunno ha coinvolto gli operatori internazionali che ora accompagneranno i ragazzi.

Il secondo progetto è la terza edizione del campo di lavoro estivo Together we work!, realizzato con la rete internazionale di volontariato IBO. Anche in questo caso 24 ragazzi (metà italiani e metà stranieri) di diversi paesi europei, fra i 14 e i 17 anni, condivideranno un’esperienza di lavoro e vita insieme, affiancati da operatori nelle varie attività (cucina, giardinaggio, creative, educative). La lingua comune sarà l’inglese, il che permetterà anche ai partecipanti di mettersi alla prova praticandolo con persone diverse.

Il campo si terrà dal 5 al 12 agosto e le iscrizioni si possono effettuare entro il 30 aprile qui.

Entrambe le esperienze possono essere riconosciute, in accordo con le scuole frequentate dai ragazzi, come alternanza scuola/lavoro e con crediti formativi.

Nella seconda parte del programma, le due operatrici hanno presentato brevemente anche i progetti di volontariato all’estero, di durata maggiore (9-12 mesi) e coordinati dall’ufficio volontariato internazionale della Diaconia valdese insieme ai suoi partner in Francia, Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Belgio e Spagna, ma anche in Sudamerica (Nicaragua, Uruguay, Argentina) e in India. Incentrati su temi di interesse della Diaconia valdese (come la prevenzione della violenza di genere nelle scuole), spesso ripropongono all’estero progetti realizzati con successo in Italia.

Queste esperienze internazionali, spiega D’Apote, «offrono importanti competenze che la scuola non è in grado di offrire, come la gestione dei conflitti e della frustrazione, la capacità di adattarsi e lavorare in gruppo, competenze che saranno poi fondamentali anche nel mondo del lavoro», oltre che per la maturazione del ragazzo o della ragazza. Chi ha tra i 18 e i 30 può candidarsi fino al 15 aprile, le partenze sono previste per l’autunno. Tutte le informazioni utili si trovano qui.