14006763018843

Giovani in preghiera e azione

Domenica 17 febbraio non si festeggeranno solo i diritti civili e politici concessi ai valdesi: sarà anche la Domenica degli studenti, o Giornata universale di preghiera per gli studenti, che cade ogni anno la terza domenica di febbraio ed è celebrata dal 1898, dato che la rende una delle giornate di preghiera più longeve. È coordinata dalla World Student Christian Federation (Wscf), che propone un dossier di materiali liturgici ecumenici su un tema su cui la Federazione sta lavorando, legato a eventi di attualità e questioni che interessano da vicino il mondo degli studenti.

Ogni anno la liturgia è preparata da una delle sei diverse regioni in cui è suddivisa la Federazione (Africa, Asia, Europa, America Latina e Caraibi, Medio Oriente e Nord America). Per il 2019 il tema è «Giovani che costruiscono la pace e superano la violenza». L’obiettivo è infatti invitare a pregare e riflettere su come superare la violenza presente in molti contesti, lavorando insieme tra le diverse fedi. Un focus particolare è sul Medio Oriente, infatti oltre ai materiali per la liturgia sono proposti dei documenti (testi e video) di approfondimento, comprese due risoluzioni della Wscf nel 2015 su Medio Oriente e la Colombia. Anche il Movimento cristiano studenti ha predisposto per questa occasione, per chiese, gruppi giovanili e singoli, una serie di materiali sul tema Wondering and Wandering, che possono essere richiesti dal sito Internet del Mcs.

Vengono inoltre suggerite diverse iniziative: invitare un membro del Mcs a parlare durante il culto, o meglio ancora un giovane della comunità o dell’Università locale a condividere la propria esperienza; introdurre nel culto momenti di preghiera dedicati specificamente ai giovani, e una colletta dedicata. Il 2019 è peraltro un anno speciale per il Movimento cristiano studenti, che festeggia 130 anni: nato nel 1889 come rete di studenti impegnati nel lavoro missionario nel mondo, diventò presto l’organizzazione studentesca più ampia della Gran Bretagna, assumendo negli anni un’importanza crescente nel contesto ecumenico. Sempre incentrato sui valori dell’inclusione e di un approccio aperto e critico alla fede cristiana, negli anni Sessanta si dedicò molto alle questioni sociali e politiche del tempo.

Anche in Italia, all’interno delle chiese valdesi, in quegli anni si svilupparono gruppi Mcs in città come Torino e Roma, e campi del Mcs erano organizzati al Centro ecumenico Agape di Prali (ricordiamo per esempio l’articolo di Marco Rostan qui ). In occasione del suo 130° anniversario il Mcs ha lanciato 130 challenge, la sfida di raccogliere 17.000 sterline (circa 130 per 130 persone) per sostenere il lavoro con gli studenti e in particolare creare comunità inclusive per gli studenti nel Regno Unito, oltre a realizzare diverse altre iniziative, dalle più classiche (una gita, una serata a tema o di giochi) alle più “sfidanti”, come correre 130 miglia in altrettanti giorni, o fare 130.000 passi in 10 giorni, o suonare 130 canzoni con uno strumento musicale…

Foto: PublicDomainFiles.com