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Mancano i piccoli uccelli? Ne arrivano di nuovi…

A inizio anno avevamo raccontato della presenza molto limitata di piccoli uccelli nelle valli del pinerolese. In questi giorni nei prati lungo il fondovalle della val d’Angrogna è comparso l’airone guardabuoi (Bubulcus ibis). Ce lo segnalata Robi Janavel, appassionato ornitologo. «Se qualche settimana fa “mi lamentavo” dell’assenza di piccoli uccelli quali pettirossi, cinciallegre etc ora devo segnalarvi che è comparso nella nostra zona l’airone guardabuoi, una rarità per il nostro territorio. La specie è arrivata in Italia solo all’inizio degli anni ’80 e si è velocemente espansa in molte regioni. Nei giorni precedenti le nevicata di venerdì 1° febbraio ho avuto la segnalazione di alcuni amici (che ringrazio) che mi avvisavano della presenza di questo insolito uccello e recandomi nella zona sono riuscito a scattare alcune foto».

Il guardabuoi è un uccello che come dice il nome stesso è legato indissolubilmente alle mandrie di animali domestici o selvatici che segue, alimentandosi dei loro parassiti. Ma non solo. «È un uccello che si nutre anche di pesci, anfibi e invertebrati acquatici e terricoli, nonché di piccoli roditori che scova nei terreni appena lavorati dalle macchine agricole. Ho il racconto di un draghista che si vedeva questo uccello infilato quasi in mezzo ai cingoli della draga, alla ricerca di cibo».

Il guardabuoi predilige ambienti umidi e spesso vive in colonie di una decina di esemplari. È un uccello di taglia media (fra i 25 e 30 cm. di altezza) presenta un piumaggio bianco e si distingue per il becco giallo e le zampe grigie. Nella fase della riproduzione, gli adulti cambiano leggermente la livrea, diventando più colorati in alcune parti del corpo per poi tornare nel periodo invernale nuovamente bianchi.