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Etiopia. Simboli di pace per giovani rimpatriati

Il 3 febbraio il segretario generale della Federazione luterana mondiale (Flm), Rev. Dr Martin Junge, insieme ai rappresentanti della Flm, della Comunione luterana dell’Africa centrale e orientale, della Comunione luterana dell’Africa meridionale e della Chiesa presbiteriana della Corea, in visita in Etiopia, hanno partecipato al culto domenicale presso la Chiesa Evangelica di Addis Abeba, dove si sono riuniti circa 400 membri.

La Chiesa Evangelica di Addis Abeba fa parte della Chiesa evangelica etiope Mekane Yesus (EECMY), chiesa membro della Flm, che attualmente conta 9,3 milioni di fedeli, con circa 9.000 congregazioni in tutte le nove regioni dell’Etiopia, e oltre 5.000 pastori.

«È per me un’esperienza molto speciale farvi visita qui oggi» ha detto Junge, «perché circa 70 anni fa, un gruppo di questa congregazione andò a Lund, in Svezia, per unirsi ad altri nella fondazione della Federazione luterana mondiale. Già allora, sapevano che non si può essere chiesa da soli».

A causa della povertà, molti giovani etiopi scelgono di migrare, con la speranza di una vita migliore e più sicura. Alcuni cercano lavoro in Sud Africa, altri vanno a lavorare in famiglie in Medio Oriente. Purtroppo in questi percorsi migratori molti sono vittime di violenza, stupro e abusi, alcuni tornano a casa traumatizzati, addirittura indigenti, dato che tutto ciò che possedevano è stato venduto per acquistare un biglietto aereo.

Per aiutare i giovani rimpatriati a ricostruire le loro vite la Chiesa evangelica etiope Mekane Yesus (EECMY) e la Flm hanno realizzato Symbols of Hope.

Il progetto Simboli di speranza, gestito dalla Commissione per lo sviluppo e i servizi sociali della EECMY (DASSC) in collaborazione con la Flm, ha l’obiettivo di aiutare queste persone a reintegrarsi nei contesti che hanno lasciato.

Il progetto, oltre a sensibilizzare sui rischi connessi alla migrazione illegale, responsabilizza i giovani a trovare modi alternativi di guadagnarsi da vivere attraverso la formazione nello sviluppo del business. Il progetto è attualmente in fase pilota in Etiopia e in Nigeria. Vi partecipano 35 donne, divise in tre gruppi di auto-aiuto.

Visionando il progetto in occasione della sua visita in Etiopia, il segretario generale della Flm, Martin Junge, ha detto: «Mi sono commosso nel vedere l’impegno della EECMY in questo ministero e di vedere in azione parte della collaborazione che la Flm ha con questo progetto. Dobbiamo ricordare che tutta questa collaborazione varrebbe pochissimo se non riuscissimo a rafforzare il coraggio e testimonianza di queste donne».

Foto: LWF/Albin Hillert