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L’ospedale valdese di Torre Pellice diventa “Casa della Salute”

Se oggi l’ex-ospedale valdese di Torre Pellice è nuovamente un punto di riferimento per molti servizi sanitari, diversi rispetto a quelli che forniva in passato (lungodegenza e riabilitazione in particolare), il merito va alla Regione con il suo assessorato competente e all’AslTo3. Ma siamo sicuri che senza la puntuale e precisa pressione di sindaci e soprattutto dei comitati di cittadini (raccolte firme, manifestazioni, marce di migliaia di cittadini) oggi questa struttura, al pari di quella di Pomaretto, sarebbe perlopiù vuota. Lo ha anche ammesso Antonio Saitta, assessore alla Sanità, ricordando l’accoglienza critica a Pinerolo di alcuni anni e ringraziando per l’attenzione prestata alla situazione.

L’inaugurazione di venerdì 1° febbraio della «Casa della Salute» è la conclusione di un percorso iniziato tempo fa che ha concentrato nell’ospedale di Torre Pellice molti servizi che un tempo erano sparsi per la valle. «A fine legislatura possiamo ritenerci soddisfatti del lavoro compiuto – ha dichiarato Saitta in una delle sale d’attesa del presidio di Torre –; dopo le iniziali difficoltà siamo riusciti a riportare in equilibrio le casse della sanità regionale (mantenendo i servizi e la loro qualità) grazie anche all’impegno dei sindaci e del territorio. La Regione Piemonte ha ricevuto due importanti riconoscimenti dai ministeri della Salute e delle Finanze: quello di regione con la miglior sanità e quella di regione esempio per la gestione dei fondi assegnatili dalla Stato». «È confortante passare davanti all’ospedale di Torre e non trovare posti auto per parcheggiare – ha detto Flavio Boraso direttore generale dell’Asl To 3 – questo significa che la struttura, effettivamente svuotata alcuni anni fa, ha ripreso a pieno ritmo a offrire servizi».

La «Casa della Salute» di Torre Pellice è solo l’ultima di una lunga serie di strutture aperte sul territorio. La particolarità di queste case è quella  di rispondere alle peculiarità del territorio; per il nostro è sicuramente quello legato a cittadini anziani con pluripatologie. «C’è molta letteratura al riguardo e ora finalmente possiamo mettere in atto anche qui un’ambulatorio condotto dai 15 medici di famiglia del territorio che si alterneranno per offrire un servizio di cura e guida alle persone anziane con pluripatologie. L’obiettivo è quello di provare a ridurre le somministrazioni di farmaci laddove siano elevate per offrire una migliore qualità di vita» ci spiega Simonetta Miozzo, medico di base di Torre Pellice e referente di questo nuovo progetto. L’ultima battuta a Piero Rostagno, presidente del comitato di Torre Pellice a cui chiediamo se effettivamente l’ospedale sia tutto pieno. «Diciamo che rispetto a prima si è riempito, ma non tutti i corridoi sono al completo».

Il monitoraggio quindi continua in modo costruttivo.