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Un incontro per riflettere sulla Legge Basaglia

Sono passati quarant’anni dall’approvazione della legge 180 del 1978, meglio nota come Legge Basaglia, dal nome dello psichiatra che ne fu il principale promotore. La legge segnò una svolta nel mondo dell’assistenza ai pazienti psichiatrici disponendo la chiusura dei manicomi. A Pinerolo venerdì 25 gennaio alle 16, presso il Circolo Sociale in via Duomo 1, ci sarà un incontro dal titolo A quarant’anni dalla legge Basaglia. Dove siamo? Dove stiamo andando?

Si tratta di un momento di riflessione per capire quale sia l’eredità di questa importante legge e quali siano i passi ancora da fare nel cammino verso una gestione ottimale dei pazienti psichiatrici.

«Con la legge Basaglia – spiega l’avvocato Elisa Debernardi, che interverrà illustrando l’evoluzione del quadro giuridico della legge in questione – per la prima volta si considerarono i pazienti psichiatrici come titolari di diritti ed è questo, probabilmente, l’aspetto fondamentale della legge». L’incontro porterà l’esperienza di molti punti di vista di professionisti del settore che condivideranno le loro esperienze per riflettere su quali siano le esigenze per portare a compimento un percorso assai lontano dalla sua completa realizzazione «Uno dei problemi più importanti – spiega la dottoressa Maria Gabriella Fornero, organizzatrice dell’incontro – è rappresentato dai tagli alla sanità: il personale a disposizione di questo tipo di pazienti è insufficiente alle esigenze che un percorso così delicato richiede. A oggi le ricerche scientifiche ci dicono che si può fare molto per migliorare le condizioni di chi soffre di questi disturbi, ma purtroppo le risorse a disposizione sono oltremodo limitate».

Dalla descrizione del ricovero psichiatrico all’illustrazione delle più recenti ricerche, passando per l’esperienza delle associazioni di volontariato, saranno molti i temi e le prospettive da cui verrà analizzata la situazione attuale, nella ricerca di un punto di partenza per realizzare significativi miglioramenti nel trattamento di queste patrologie e nel sostegno alle famiglie. «In quest’ottica – spiega la dottoressa Fornero – è fondamentale il lavoro di squadra. I pazienti hanno bisogno di essere accompagnati nel loro percorso, che si compone di fasi diverse le quali richiedono varie figure di riferimento. Quello che oggi manca è proprio il coordinamento tra queste figure in una vera e propria équipe che possa dare continuità nel tempo». L’incontro sarà aperto a tutti, nella convinzione che sia proprio la conoscenza a poter dare inizio a un cammino virtuoso per superare i limiti che, quarant’anni dopo, la legge Basaglia ancora presenta.