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Una locomotiva «verde» per il Kirchentag 2019

Il 39° Deutscher Evangelischer Kirchentag, il grande raduno degli evangelici tedeschi che si tiene ogni due anni in una città diversa (quest’anno a Dortmund dal 19 al 23 giugno), avrà un’impronta particolarmente “green”. L’iniziativa, che si distingue per un’attenzione ai temi sociali e una spiccata assunzione di responsabilità (nel 2017 la colletta raccolta durante il culto era stata devoluta a sostegno del progetto dei Corridoi umanitari e della ong tedesca Sos-Méditerranée, vedi qui l’articolo) si è posta infatti l’obiettivo di realizzare «un mega evento a emissioni zero». Per farlo, ogni aspetto è stato vagliato, dalla riduzione del traffico, alla gestione del cibo e dei rifiuti, ed è stata ottenuta la certificazione Emas (Eco-Management and Audit Scheme). Dal momento che ogni anno il Kirchentag avviene in una diversa città, inoltre, questo significa anche diffondere la sensibilità sul tema avviando di volta in volta nuovi progetti ambientali.
Per il 2019 è stato scelto un «ambasciatore su ruote», una locomotiva con il colore rosso delle ferrovie nazionali tedesche, la Deutsche Bahn (DB), i cui treni sono (tra l’altro) alimentati con energia proveniente al 100% da fonti rinnovabili, il logo del Kirchentag e il suo motto per il 2019 («Che fiducia è questa che tu hai?», 2 Re 18,19) che attraverserà il paese in lungo e in largo per pubblicizzare l’evento.
Il Kirchentag viene definito un «festival della fede e della responsabilità sociale», in cui sono presenti sia momenti di culto sia momenti di musica, teatro, cabaret, ballo e molto altro, per un totale di circa 700 eventi gestiti con l’ausilio di uno staff di 5000 persone. Più di 100.000 visitatori sono attesi a Dortmund quest’anno.
Un’occasione di incontro e discussione aperta a tutti, su questioni di teologia e spiritualità, con un occhio anche al dialogo interreligioso. Coinvolge un pubblico molto eterogeneo, teologi, giovani, accademici, gente comune, politici, attivisti… ma c’è l’attenzione anche ai più piccoli con uno spazio dedicato a loro. In tanti arrivano dall’estero, per esempio dalle chiese protestanti italiane, storicamente molto legate alle sorelle tedesche, e sono rappresentati organismi come il Consiglio ecumenico delle chiese (Cec), nello spazio espositivo chiamato «mercato delle opportunità».
Ideato nel 1949 dall’avvocato e politico tedesco Reinold Leopold Adolf Ludwig von Thadden, che ne fu il primo presidente, insieme ad altre persone laiche, interessate a rinnovare l’impegno cristiano nella società dopo il periodo oscuro del nazismo, è un organismo indipendente, anche se si pone ovviamente in dialogo stretto con la chiesa istituzionale.