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Scambi alla pari nella diversità

La pastora metodista Francesca Cozzi racconta il suo percorso con la Cevaa, Comunità di Chiese in Missione. In particolare della sua partecipazione ai seminari AEBA (Animazione di studi biblici applicati) sull empowerment femminile, l ultimo dei quali si è svolto all isola Mauritius nel mese di novembre 2018.

Come ha conosciuto la Cevaa e quali aspetti l hanno coinvolta di più?

«Ho avuto la fortuna di incontrare la Cevaa negli anni Novanta e mi sono interessata al discorso dell’ animazione teologica. Lavorando con la Cevaa ho sviluppato l idea di riuscire ad arrivare a dei risultati che vengono costruiti dal gruppo e non dai singoli. Un progetto comune che però lascia ampio spazio autonomo, autonomia e scelta alle singole chiese. Ogni chiesa, ogni paese, ogni persona è differente. Questo concetto è fondamentale: uno scambio alla pari nella diversità. Non vogliamo diventare qualcosa che non siamo, di uniformarci, ma lavorare insieme traendo spunto dalle nostre differenti esperienze».

La Cevaa si impegna da anni anche sul tema delle donne, in particolare su una maggiore “presa di coscienza” delle loro forze e possibilità.

«Il programma di seminari AEBA sugli studi biblici applicati dura da circa vent anni. Parlare di “empowerment femminile” significa declinare aspettative a diverse necessità. Lo scopo era di applicare alla realtà uno studio biblico che renda più coscienti delle proprie capacità le donne, dando degli strumenti per poter lavorare nel loro contesto. Le donne sono una forza nella chiesa, ma a volte rimangono in sordina o soffocate da una struttura che concede loro poca voce. Credo che questo percorso abbia risposto ad un esigenza concreta e abbia saputo creare una rete collaborativa e amicale che prosegue anche al di la dei singoli incontri: le esperienze continuano a circolare tra le partecipanti».

Quali aspetti avete toccato, in particolare, in questo percorso di consapevolezza?

«Il primo anno abbiamo lavorato sul ruolo delle donne nella società e nella chiesa. Il secondo anno sull animazione per una soluzione positiva dei conflitti. L ultimo anno, nell incontro del novembre 2018 all isola Mauritius, su uno sviluppo “totale” che coinvolga non solo la singola persona, ma anche la chiesa, la società, il rapporto con gli altri e con l ambiente. Certo un programma molto ambizioso che non pretende di esaurire tutti gli argomenti, ma vuole dare alle donne degli strumenti, in modo che diventino animatrici nelle loro chiese e possano continuare queste piste di riflessione».

Cosa si porta a casa, nel suo bagaglio personale, dopo queste esperienze?

«Un grande senso di fraternità e di fede, un entusiasmo nel modo di vivere la propria comunità. Devo dire che in certi momenti questa testimonianza di una vita così fortemente spirituale mi ha aiutato ad andare avanti. Inoltre mi ha colpito l attenzione al creato e dell ambiente. Sono temi importanti per tutta l umanità e sono condivisi. Nelle nostre chiese portiamo avanti questa riflessione con proposte di azioni pratiche. Troveremo nelle chiese africane dei fratelli e delle sorelle sensibili e molto informati».

L’intervista completa è disponibile sul sito di Radio Beckwith Evangelica.