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Cina. Studenti cristiani fermati e interrogati

Ancora una volta nel mirino del Governo di Pechino la Early Rain Covenant Church, una delle più note «chiese domestiche». Lo scorso dicembre la polizia ha arrestato dozzine di fedeli e alcuni leader della chiesa riformata. Tra questi il pastore Wang Yi e sua moglie Jiang Rong, detenuti con l’accusa di «incitamento alla sovversione del potere statale».

Secondo quanto riferisce China Aid, la scorsa settimana più di 30 studenti si erano riuniti in un ristorante per una lezione di «Introduzione al cristianesimo» e per condividere un pasto insieme. Circa 20 agenti di polizia hanno fatto irruzione nel locale confiscando i cellulari e portando gli studenti in una stazione di polizia Qui, secondo l’informatore di China Aid, i ragazzi sono stati tenuti in fermo per diverse ore senza cibo e acqua, e trattenuti in una gelida stanza in attesa degli interrogatori.

L’azione persecutoria contro la Early Rain è parte di un più ampio giro di vite cinese sui gruppi religiosi che ha visto anche circa 1 milione di musulmani uiguri detenuti in «campi di rieducazione». Secondo Bitter Winter, la rivista online che si occupa di libertà religiosa e diritti umani in Cina, le autorità stanno facendo rispettare le «zone senza chiesa» intorno alle scuole, costringendo le chiese a chiudere se sono troppo vicine alle scuole. Secondo quanto riporta un’ordinanza governativa: «Tutti i siti di raccolta di cristiani privati intorno a università e college, nonché siti di attività all’interno del campus, devono essere chiusi in conformità con la legge».

Bitter Winter riferisce anche di un nuovo programma di sorveglianza elettronica chiamato «Sharp Eyes», destinato in primo luogo alle aree rurali. È testato in 50 città cinesi, ma presto sarà implementato a livello nazionale. È stato approvato nel 2016 dal Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese (PCC), che desidera assicurarsi entro il 2020 «copertura in tutte le regioni, condivisione su tutte le reti, disponibilità in ogni momento e controllabilità in tutti i punti».

Secondo i resoconti del PCC, Sharp Eyes è progettato per la sicurezza pubblica, la prevenzione della criminalità e il controllo. In realtà le popolazioni delle zone rurali, dove in questi ultimi tempi c’è stata l’installazione diffusa del sistema di telecamere, hanno espresso enormi preoccupazioni. «Il PCC – ha dichiarato una persona intervistata da Bitter Winter – ci sta già monitorando nelle nostre case, quale privacy ci è rimasta? È come se avessimo tutti una corda al collo e venissimo condotti al guinzaglio. Stiamo tutti vivendo sotto la lente di un microscopio ed è terrificante».

Negli ultimi anni le telecamere di sorveglianza sono diventate l’arma più efficace delle autorità per monitorare i luoghi di culto approvati dal Governo, per reprimere le chiese non registrate e per arrestare i credenti.

Un altro cristiano di una chiesa presente in un villaggio rurale, ascoltato sempre da Bitter Winter, ha affermato che la diffusa persecuzione delle chiese da parte dello Stato nell’anno passato ha già lasciato molti cristiani senza un luogo dove nascondersi, e alcuni credenti sono persino stati costretti a andare in montagna e nelle foreste per potersi riunire. «Se installeranno più telecamere di sorveglianza nel villaggio, non ci sarà più nulla da fare», ha aggiunto. «Durante la Rivoluzione Culturale, alcuni cristiani ricavarono delle chiese in cantine sotterranee, ma temo che in futuro non avremo nemmeno la possibilità di fare ciò».