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In «scioccante aumento» la persecuzione dei cristiani

La persecuzione dei cristiani nel mondo è in «scioccante aumento»: circa 245 milioni i cristiani perseguitati nel mondo a causa della propria fede. È quanto viene fuori dal rapporto annuale pubblicato ieri dalla Ong Open Doors. Secondo i dati della World Watch List 2019, a destare particolare preoccupazione è la situazione in Asia dove la persecuzione sta registrando un notevole aumento. In Cina, che è salita di 16 posti al numero 27, alcune nuove leggi stanno cercando di controllare tutte le espressioni religiose.

L’amministratore delegato di Open Doors UK e Irlanda, Henrietta Blyth, ha dichiarato: «La nostra ricerca svela un aumento scioccante della persecuzione dei cristiani a livello globale. In Cina le cifre indicano che la persecuzione è la peggiore da oltre un decennio – in modo allarmante alcuni leader della chiesa dichiarano che è la situazione peggiore da quando la Rivoluzione culturale si è conclusa nel 1976. Nel mondo, i nostri dati rivelano che il 13,9% in più di cristiani sta vivendo livelli elevati di persecuzione rispetto all’anno scorso. Sono 30 milioni di persone in più.

L’India, la più grande democrazia del mondo, è entrata per la prima volta nella Top 10 dei World Watch List: qui gli estremisti indù agiscono con impunità compiendo violenti attacchi contro cristiani e chiese. Ciò è guidato dal crescente ultra nazionalismo, che ha portato ondate di violenza contro le significative minoranze religiose non indù».

L’aumento del nazionalismo sta portando a simili persecuzioni in altri paesi come il Bhutan, il Myanmar e il Nepal, dove l’identità nazionale è legata alla religione e coloro che appartengono a fedi minoritarie diventano bersagli delle violenze estremiste.

A soffrirne maggiormente sono i cristiani nelle zone rurali remote. Blyth ha dichiarato: «È sconvolgente che l’India – il paese che ha insegnato al mondo la via della “non violenza” – ora si affianchi nella nostra World Watch List a paesi come l’Iran. Per molti cristiani in India, la vita quotidiana è ora piena di paura, completamente diversa da soli quattro o cinque anni fa».

La persecuzione in Corea del Nord è peggiore di qualsiasi altro paese al mondo e dura da 18 anni. Cinque anni fa, solo la Corea del Nord era nella categoria estrema per il livello di persecuzioni subite dai cristiani. Quest’anno i primi 11 paesi della World Watch List in cui la persecuzione contro i cristiani è estrema sono: Corea del Nord, Afghanistan, Somalia, Libia, Pakistan, Sudan, Eritrea, Yemen, Iran, India e Siria.

Nel 2018 oltre 4.305 cristiani sono stati uccisi semplicemente a causa delle loro convinzioni, con la Nigeria ancora principale terra di massacri, non solo per mano dei terroristi islamici di Boko Haram.

Nella fascia settentrionale e settentrionale della Nigeria, almeno 3.700 cristiani sono stati uccisi per la loro fede – quasi il doppio di un anno fa (circa 2.000).

Il maggior numero di decessi è stato registrato nello Stato di Plateau (1885), dove le morti cristiane per mano di mandriani musulmani sono state dichiarate «genocidio» dalla Camera nigeriana dei deputati.

Dalla ricerca emerge che la persecuzione di genere è utilizzata per colpire la comunità cristiana. Nei primi cinque paesi dove per i cristiani è più difficili vivere, l’esperienza femminile della persecuzione è caratterizzata da violenza sessuale, stupri e matrimoni forzati. Ciò significa che le donne e le ragazze cristiane affrontano maggiori persecuzioni in ambito familiare e sociale, mentre gli uomini cristiani hanno maggiori probabilità di essere detenuti senza processo o uccisi sommariamente dalle autorità o dalle milizie.

In continuità con la ricerca dello scorso anno, la persecuzione degli uomini è, in generale, «concentrata, severa e visibile», mentre quella delle donne è «complessa, violenta e nascosta.