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La prossima è la Domenica della Cevaa

«Quando il giorno della Pentecoste giunse, tutti erano insieme nello stesso luogo. Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che sofia, e riempì tutta la casa dov’essi erano seduti. Apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di lo- ro. Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi. Or a Gerusalemme soggiornavano dei Giudei, uomini religiosi di ogni nazione che è sotto il cielo. Quando avvenne quel suono, la folla si raccolse e fu confusa, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua».

Il racconto della Pentecoste ci ricorda che «il cristianesimo è nato e si è sviluppato in un mondo caratterizzato dal confronto tra una pluralità di culture», scrive il pastore Daniele Bouchard presentando i testi proposti per la domenica della Cevaa dal suo Comitato italiano (Atti 2,1-13.37-41; 1 Corinzi 1,20-31).

Di questa diversità e pluralità la «Comunità di chiese in missione» (creata nel 1971 a Parigi, proseguendo il lavoro della Società delle Missioni) è un esempio, continua il pastore, in quanto «la Cevaa è una comunità interculturale di chiese che si sostengono reciprocamente nella fedeltà all’Evangelo attraverso il confronto tra le specificità di ciascuna di esse. In altre parole, la Cevaa è un ambito nel quale le diversità culturali si lasciano interrogare le une dalle altre, e tutte insieme dall’alterità della parola di Dio».

La Cevaa riunisce infatti 35 chiese protestanti in 24 paesi e quattro continenti, chiese molto diverse tra loro, alcune di maggioranza, altre molto piccole, e di diverse denominazioni: luterane, riformate, metodiste, battiste. Tra queste, anche la Chiesa valdese-Unione delle chiese metodiste e valdesi in Italia, che ne è una delle fondatrici.

La prossima domenica, 20 gennaio, le collette raccolte durante i culti nelle chiese metodiste e valdesi andranno dunque a sostenere l’azione delle chiese della Cevaa in molti paesi del mondo, di cui ricordiamo uno dei più recenti e complessi, che ha coinvolto direttamente l’Unione delle chiese metodiste e valdesi in Italia, attraverso i fondi otto per mille. Parliamo di Solidarité Santé, (di cui abbiamo parlato più volte) avviato nel 2014 e compiutosi alla fine del 2018. Attuato in 10 ospedali di dimensioni e livello di sviluppo molto diversi, in 8 paesi africani (Camerun, Ghana, Zambia, Rwanda, Togo, Lesotho, Costa d’Avorio e Benin), ha avuto il supporto formativo degli Ospedali evangelici di Genova e Napoli, ed è un progetto innovativo, sia per la sua ampiezza sia perché è stato il primo di natura sanitaria sostenuto direttamente dalla Cevaa. Ha permesso miglioramenti strutturali, tecnici e formativi e la creazione di una preziosa rete di collaborazione tra i partecipanti.

Oltre alla domenica dedicata e ai progetti in comune, le chiese italiane condividono con la Cevaa uno dei suoi strumenti fondamentali, che unisce i suoi tre pilastri (condivisione, azione e testimonianza): l’animazione teologica. Nata negli anni ‘80, è fondamento della vita comunitaria, della condivisione della fede e la sua traduzione in atti concreti in una dimensione di liberazione e riconciliazione. Su questo tema si terrà dal 5 al 7 aprile a Casa Cares (Reggello, Fi) un seminario promosso dal Comitato italiano per la Cevaa, aperto a tutti gli interessati e riconosciuto come aggiornamento per gli iscritti/e a ruolo. Per informazioni e iscrizioni, entro il 17 febbraio: nplavan@chiesavaldese.org.

Ricordiamo inoltre che su questo tema sono disponibili due manuali utilizzabili dalle chiese in vari contesti (catechismi, studi biblici…), uno del 2011 e l’altro del 2016 a cura del Comitato italiano, scaricabili dal sito www.chiesavaldese.org/riserv.

Foto P. Romeo