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Nigeria. Un altro vescovo anglicano rapito

Il vescovo anglicano Clement Ekpeye di Ahoada è stato rapito nella sua casa in Nigeria da uomini armati e sconosciuti. Gli aggressori hanno preso d’assalto la residenza del vescovo ad Ahoada lo scorso martedì 18 dicembre sera. È stato il vice soprintendente Nnamdi Omoni, della polizia statale, a darne notizia dichiarando che gli agenti della squadra speciale anti-rapimenti si sono immediatamente attivati per condurre le indagini e per la ricerca del religioso.

Il segretario generale della Comunione Anglicana Josiah Idowu-Fearon si è detto «sconvolto» appena ricevuta la notizia del rapimento: «Questa è una notizia terribile. Il mio cuore e il mio pensiero vanno alla moglie Edna e al resto della famiglia e a tutta la sua diocesi», e ha poi invitato l’intera Comunione Anglicana «a unirsi nella preghiera per la sua liberazione».

La diocesi di Ahoada si trova nella provincia interna del Delta del Niger dove la chiesa anglicana è molto radicata e dove, purtroppo, altri rapimenti sono avvenuti in passato. Nel settembre 2013 ad essere rapito fu l’arcivescovo Ignatius Kattey (decano del Delta del Niger), insieme a sua moglie Beatrice, nella casa a Port Harcourt, la Capitale dello stato. Fortunatamente la moglie fu rilasciata poco dopo mentre l’arcivescovo dovette aspettare una settimana prima di essere rilasciato.

L’arcivescovo di Canterbury Justin Welby ha appreso la notizia di quest’ultimo rapimento con le «lacrime agli occhi» nella sua residenza di Lambeth Palace.