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Riace, Nobel per la pace

«Difendiamo il modello Riace – ha dichiarato a Riforma.it, Paolo Naso –, perché è un modello che fa bene agli immigrati e fa bene agli italiani. Un modello che dimostra concretamente che gli interessi degli uni e degli altri possono essere conciliati e che la piena integrazione degli immigrati può essere una risorsa anche economica anche per zone abbandonate e spopolate».

Questo pomeriggio dopo la conferenza stampa promossa dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) «Chi salva una vita, salva il mondo intero» prevista alle 10,30 presso la Federazione Nazionale della Stampa italiana (Fnsi) in Corso Vittorio Emanuele II, 349 Roma – primo Piano – Sala Azzurra (per presentare i progetti: a Riace per l’ospitalità di famiglie di profughi e richiedenti asilo; la continuazione del progetto a sostegno delle missioni Search and Rescue (Sar) della Ong spagnola Open Arms; la collaborazione tra Mediterranean Hope (Mh), programma rifugiati e migranti della Fcei, Sea-Watch e i Pilotes Volontaires per le attività di avvistamento aereo e monitoraggio marittimo) un altro appuntamento importante vedrà impegnati due relatori dell’incontro Fcei: Mimmo Lucano e Paolo Naso

Alle 17.30 presso il Teatro Palladium di Roma (Garbatella) è infatti previsto il lancio della Campagna «Riace Premio Nobel per la Pace». Oltre a Mimmo Lucano, interverranno tanti ospiti che con brevi messaggi di solidarietà sosterranno la candidatura del Comune al Premio Nobel per la Pace 2019, tra questi: Erri De Luca, Padre Alex Zanotelli, Nicola Zingaretti, Antonio Marchesi, Paolo Naso (in rappresentanza della Fcei), Diawara Soumaila e l’eurodeputata Elly Schlein. L’iniziativa è promossa da Amedeo Ciaccheri, presidente dell’VIII Municipio e da Re.Co.Sol – Rete dei Comuni Solidali: «Riace – sostiene Ciaccheri – è l’espressione dell’umanità solidale che è necessaria per far fronte alle grandi sfide ambientali, geopolitiche e umanitarie che stiamo affrontando. E per questo rappresenta il modello dell’accoglienza e dell’inclusione che vogliamo».

Riace è conosciuta in Europa e nel mondo per il suo modello innovativo di accoglienza e d’inclusione dei rifugiati e che grazie alla loro presenza hanno ridato vita a un territorio ormai spopolato a causa dell’emigrazione e per l’endemica mancanza di lavoro. Le case, che erano state abbandonate, poi restaurate grazie a fondi regionali, sono state aperte a chi ne aveva bisogno, al loro interno sono nati laboratori artigianali, negozi, attività lavorative sia per i rifugiati, che per i pochi residenti.

Nel 2018 il Sindaco di Riace, Domenico (Mimmo) Lucano è stato arrestato, poi rilasciato, sospeso dalla carica e infine esiliato dal Comune con un provvedimento di divieto di dimora per «impedire la reiterazione del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina».  Un provvedimento, quest’ultimo, preceduto da un blocco nel 2016 dell’erogazione dei fondi destinati al programma di accoglienza e inserimento degli immigrati.