ospedalevaldesetorre

Ancora problemi nell’ex ospedale valdese di Torre Pellice

Il Cavs, centro di continuità assistenziale a valenza sanitaria di Torre Pellice, è segnato da problemi ancora irrisolti. In particolare, continua a piovere dentro la struttura e non si sono ancora individuate soluzioni celeri e soprattutto efficaci.

Ma i problemi non si fermano qui. Il Comitato Valpellice per il diritto alla salute, attraverso il suo portavoce Piero Rostagno, spiega che «non siamo certo all’era della comunicazione zero come fu sotto la giunta leghista di Roberto Cota e del suo assessore alla Sanità, ma anche qui la direzione generale e del distretto non brilla per grande comunicazione. Siamo in attesa di avere novità riguardo alla nascita della Casa della Salute a Torre Pellice e Pomaretto. La sperimentazione sarebbe dovuta partire a inizio dicembre, ma ancora non si è mosso nulla».

Sul sito dell’Asl To3 non ci sono notizie o novità circa le tempistiche della nascita della Casa della Salute, ma la direttrice del distretto Pinerolese, la dottoressa Paola Fasano spiega che «nel 2019 il progetto andrà in porto ed entrerà a regime».

Oltre a questo, i sindacati e i medici del servizio di Continuità Assistenziale, l’ex Guardia Medica, denunciano che la sala in cui si presta il servizio da giorni è fredda e non riscaldata. La fonte ha chiesto di rimanere anonima. Il direttore generale Flavio Boraso ha risposto di non sapere nulla in merito e ha negato che il problema sussista, come confermato dalla direttrice del distretto Pinerolese, la dottoressa Paola Fasano: «Abbiamo avuto un problema di riscaldamento al presidio sanitario di Vigone, ma non ci risulta questa problematica a Torre Pellice». Per quanto riguarda le infiltrazioni di pioggia nella struttura, Rostagno denuncia che «c’è una perdita nel tetto costruito erroneamente piatto a suo tempo che va avanti almeno da 8 anni». A questo proposito, il direttore generale Boraso ribatte che il problema è noto, ma che «gli uffici tecnici se ne stanno occupando».

Un altro problema è quello della momentanea mancanza del cardiologo, andato in pensione a fine settembre e non ancora sostituito. «Non c’è una lista d’attesa e non si trova uno specialista disponibile a venire a Torre Pellice», denuncia ancora il Comitato Valpellice per il diritto alla salute. L’Asl ha risposto che il servizio è comunque garantito e coperto grazie al cardiologo di Pinerolo che copre anche la posizione di Torre Pellice, con una presenza limitata a quattro ore ogni due settimane. Ogni tre mesi l’Asl pubblica il bando ma per le posizioni di Torre Pellice le domande vanno deserte. «Se la Regione riattivasse il treno magari non saremmo visti come una destinazione disagiata da raggiungere», conclude Rostagno.