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Qualcosa sta crescendo

Il nostro orto didattico sarà un luogo in cui cresce qualcosa: oltre alle piante di pomodori e finocchio, alla lattuga ed ai peperoni, seminiamo la responsabilità e curiamo i germogli della consapevolezza.

Spesso compriamo al supermercato frutta e verdura, confezionate in plastica, disponibili e con lo stesso gusto tutto l’anno. Talvolta nemmeno abbiamo il tempo per verificare da dove arrivano: questi fagiolini vengono dalla Sicilia o dall’Argentina? Che viaggio hanno fatto le patate che stanno cuocendo nella nostra pentola? Quante sostanze sospettose e chimiche si trovano nella lattuga della nostra insalata e quanti pesticidi contengono queste fragole che diamo per merenda ai nostri figli? La filiera produttiva sarà stata rispettosa del creato e dell’umanità che ha contribuito a farla crescere?

Tante domande difficili alle quali rispondere. Tuttavia c’è qualcosa di semplice che si può fare e, al Servizio Cristiano, abbiamo provato a metterla in pratica: trasformare l’impegno per la natura in un lavoro concreto, prendendo seriamente l’incarico che ci viene affidato nel secondo capitolo di Genesi, versetto 15: “Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse.”

Questo compito, aver cura della terra nella quale viviamo, la stessa che ci dona da mangiare, lo spazio per lavorare e viaggiare, non può essere una dichiarazione formale, né rimanere uno slogan su una maglietta che indossiamo ogni tanto. E’ una sfida che abbiamo accettato tanti anni fa: quando già il Villaggio Monte degli Ulivi, insieme ai suoi edifici, fu costruito senza abbattere neppure uno degli ulivi presenti sulla collina. E rimane una vocazione da rinnovare ed applicare nuovamente, ogni giorno, nelle scelte piccole e grandi.

Proprio per questo, abbiamo iniziato a costruire l’orto didattico: uno spazio dedicato e offerto ad alunni e alunne della nostra Scuola Primaria, in cui bambini e bambine potranno imparare, osservando con i propri occhi i piccoli progressi e toccando con le loro mani la terra e le foglie ed il modo in cui crescono le verdure che mangiamo ogni giorno.

Oltre a mettere in pratica il rispetto per l’ambiente, intendiamo anche fortificare la consapevolezza per un’alimentazione sana e sostenibile.

Il progetto nasce dall’idea di Francesco Bartoli, volontario al Servizio Cristiano, laureato in agro-ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo: ogni giorno accompagnerà i bambini nelle esperienze dell’orto didattico.

«Mettendosi in relazione con la terra -ci spiega Francesco- i bambini e le bambine potranno: conoscere il ciclo vegetale delle piante, dalla semina alla raccolta del frutto; apprendere le diverse colture di verdure nelle varie stagioni; sperimentare colture estere oltre a quelle tipiche della Sicilia. I bambini potranno anche imparare le diverse tecniche di coltivazione: fuori suolo o in serra. E potranno gustare la differenza tra un prodotto commerciale, cresciuto in fretta e raccolto in anticipo per le esigenze di trasporto, confrontandolo con il prodotto coltivato nell’orto a km zero grazie alla loro cura».

Come mai i pomodori crescono più velocemente nella serra? Quanta cura e che lavoro c’è dietro un piatto d’insalata o una pasta al sugo? Come proteggere le piante da parassiti o da agenti atmosferici senza utilizzare prodotti chimici che danneggiano sia la nostra salute che l’ecosistema?

Tutti questi miracoli della natura aspettano di essere scoperti dai nostri bambini e bambine.

Veniteci a trovare per vedere i progressi dell’orto didattico, o seguiteci su Facebook o Instangram: tenetevi anche aggiornati sugli altri progetti che sono in corso, come il centro diagnostico-riabilitativo, e fateci sapere la vostra opinione che per noi è importante.