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Nuova sede e festa per i 25 anni del Centro culturale protestante di Bergamo

Sabato 1 dicembre a Bergamo a partire dalle ore 17 verranno ufficialmente inaugurati i nuovi locali del Centro culturale protestante (Ccp) di Bergamo, a 25 anni esatti dalla sua creazione. Era l’ottobre 1993 quando il Centro iniziava la sua attività con un ciclo di conferenze pubbliche su «Il protestantesimo nella formazione del mondo moderno» (tra i relatori anche Giorgio Spini). Nel quarto di secolo fin qui trascorso, il Ccp si è sempre presentato come luogo di confronto con la cultura attuale e con le sue sfide, e come uno spazio libero, aperto alla città, laico, totalmente alieno da qualsiasi intento propagandistico e proselitistico.

Ora il centro cambia casa e cambia pelle. La sede sarà trasferita in uno stabile, sempre in via Tasso 55, più ampio, confortevole e accessibile. Qui troverà posto la sala conferenze e soprattutto la Biblioteca «Girolamo Zanchi», forte di seimila volumi (Bibbia, teologia e storia della Riforma) tutti catalogati nel Sistema Bibliotecario Nazionale.

Luciano Zappella, che del Ccp è il presidente, racconta le novità che verranno presentate ufficialmente sabato:

«Abbiamo avuto la possibilità usufruire di locali di proprietà sempre della chiesa valdese di Bergamo, ristrutturati e concessi a noi in comodato d’uso gratuito. La sede è sempre via Tasso, ma ci siamo spostati dal primo piano al cortile interno, in spazi più accessibili, più fruibili».

Come è stato pensato il nuovo allestimento?

«Due spazi, la sala conferenze, attrezzata all’uso, che contiene 50-60 persone, e poi l’altro locale che ospita la biblioteca Girolamo Zanchi, tavoli di consultazione, catalogo anche on line, ambiente ottimale per la fruizione. L’idea è anche quella di aprire questi spazi alla città: pensiamo che la sala riunioni possa esser utilizzata anche da altre associazioni che magari non hanno sede propria e che potrebbero usufruirne, data anche la felice collocazione in pieno centro a Bergamo»

Tante persone ruotano attorno al Ccp: è stata molto allargata la cerchia di collaborazione in questi anni.

«Obiettivo fin dall’inizio e in tutti questi 25 anni è stato fra gli altri proprio quello di avere un dialogo costante con le diverse realtà culturali di Bergamo: l’apice di tutto ciò si è avuto certamente l’anno scorso in occasione dei 500 anni della Riforma protestante; abbiamo coinvolto molte realtà cittadine, con una risposta che ci ha sorpreso, ottimi i riscontri e la partecipazione».

Cosa succederà sabato?

«Sarà un momento di festa ma anche di ringraziamento a tutti quelli che hanno lavorato in questi 25 anni, e a chi non c’è più. Ma non sarà soltanto questo, avremo infatti un intervento della docente Susanna Peyronel su “Riforma in Italia o Riforma italiana” e di Giulio Orazio Bravi che presenterà gli atti del convegno del 28 ottobre scorso proprio qui al Ccp sugli 800 anni dal Colloquio di Bergamo, momento chiave nel protestantesimo nostrano».