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Contrasto alla violenza contro donne, minori e vittime fragili

Domani presso l’Ospedale evangelico internazionale di Genova si terrà una giornata di formazione sul tema «Contrasto alla violenza contro le donne, i minori e le vittime fragili: “Vittima e maltrattante – La prevenzione è possibile?”». Un appuntamento che si tiene annualmente dal 2013, a ridosso della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, e che è rivolto a tutta la cittadinanza.

«Sono 6 anni – ricorda Barbara Oliveri Caviglia, presidente dell’Ospedale raggiunta telefonicamente – che l’Ospedale organizza questo appuntamento con cui l’Ente testimonia il suo attento e costante impegno nei confronti delle donne vittime di violenza, di maltrattamento e abuso. Dal 2013 sono più di cento le donne che sono state accolte, curate e accompagnate a fare il primo passo nel percorso di salvezza grazie a “Finestre rosa”, progetto a tutela di donne e minori vittime di violenza, finanziato dall’8 per mille della Chiesa valdese».

Il meeting è un evento rivolto a tutta la città. Vi partecipano le istituzioni di tutela, gli enti e le associazioni locali impegnate sul territorio, tutti quei soggetti cioè che lavorando in «rete» garantiscono che non ci siano momenti in cui la donna, sentendosi sola, può rinunciare al percorso di liberazione dalla situazione di violenza di cui è vittima.

«La giornata di domani è un’importante occasione di incontro e confronto. Già dall’anno scorso abbiamo focalizzato l’attenzione sul fatto che come Ospedale evangelico vogliamo che la nostra struttura non sia solo un luogo di cura ma un luogo dove si fanno prevenzione, sensibilizzazione e cultura sanitaria – prosegue la Caviglia –. Vogliano lavorare in questa direzione con maggiore impegno oggi, poiché siamo circondati da fake news che in materia di salute possono essere pericolosissime. Sentiamo il dovere di fornire dei momenti aperti alla cittadinanza in cui si offre una cultura sanitaria alternativa».

Vittima e maltrattante saranno le figure chiave dell’incontro di domani. «Nella mattinata una tavola rotonda a più voci cercherà di analizzare stereotipi e pregiudizi “culturali” sui quali nascono e si sviluppano gli abusi all’interno e all’esterno delle famiglie – afferma la presidente dell’Evangelico –. La violenza si alimenta e si sviluppa su un humus culturale fatto di pregiudizi, e di stereotipi che cominciano in famiglia fin dall’infanzia, come ad esempio il cliché secondo cui il bambino deve giocare con la macchinina e con le costruzioni, mentre la bimba con le bambole e con pentole e tazzine. Questi modelli non educano alla parità di genere e soprattutto al rispetto, e dunque è necessaria una cultura alternativa».

Nel pomeriggio invece la parola sarà data ad alcune associazioni che si occupano di percorsi di uscita rivolti non solo alla vittima ma anche al maltrattante.

«Purtroppo siamo ancora dinanzi a numeri esigui, ma ci sono per fortuna uomini che arrivano in tempo a riconoscere il loro problema e che – da soli o accompagnati dalla compagna/moglie, o perché vedono con paura la possibilità che il loro comportamento violento venga imitato dai figli – si recano presso queste associazioni dove cominciano percorsi di accompagnamento per non utilizzare più la violenza. Infine, ci tengo a sottolineare che, come in tutti gli incontri di Finestre rosa, sarà presente la componente straniera: alla tavola rotonda del mattino ci sarà la console generale dell’Ecuador, e nel pomeriggio interverrà la presidente di un’associazione di donne latinoamericane. Siamo convinte che la multiculturalità sia una caratteristica della nostra società, e un arricchimento per tutti/e noi».

I lavori del convegno – che si svolgerà presso l’Aula Multimediale della sede di Castelletto (Salita Sup. San Rocchino, 31/a) – avranno inizio alle ore 9:00 e termineranno alle ore 18:00.