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Yemen. Più di 80.000 bambini morti per fame

Circa 85.000 bambini sotto i cinque anni sarebbero morti per fame estrema nello Yemen, teatro di un conflitto sanguinario che va avanti da tre anni. A denunciare questa strage silenziosa è l’organizzazione internazionale Save The Children in un rapporto pubblicato oggi e che verrà consegnato a Martin Griffiths, inviato speciale delle Nazioni Unite presente nella capitale yemenita di Sanaa questa settimana per cercare di portare a termine i preparativi per i colloqui di pace in Svezia, le cui date non sono state ancora fissate.

Il conflitto, che vede la colazione guidata dai sauditi e appoggiata militarmente dagli Usa contro i ribelli sciiti sostenuti dall’Iran, ha scatenato la più urgente crisi umanitaria del mondo con 8,4 milioni di persone che sono sull’orlo della fame.

Sulla base di una stima prudente Save the Children denuncia la morte di 84.700 bambini per malnutrizione acuta grave o malattie tra l’aprile 2015 e l’ottobre 2018.

«Siamo sconvolti dal fatto che circa 85.000 bambini nello Yemen potrebbero essere morti a causa delle conseguenze della fame estrema dall’inizio della guerra. Per ogni bambino ucciso da bombe e proiettili, decine di persone muoiono di fame e malattie, cosa che si potrebbe prevenire. I bambini che muoiono in questo modo soffrono immensamente: le loro funzioni vitali rallentano e alla fine si fermano, i loro sistemi immunitari sono così deboli che sono più inclini alle infezioni e sono talmente fragili che non riescono nemmeno a piangere. I genitori possono solo rimanere a guardare i loro bambini che stanno morendo, senza poter fare nulla», denuncia Tamer Kirolos, Direttore di Save The Children in Yemen.

«Nelle scorse settimane – continua Tamer Kirolos – ci sono stati centinaia di attacchi aerei a Hodeidah e dintorni, mettendo in pericolo le vite di circa 150.000 bambini ancora intrappolati nella città. Save the Children chiede la fine immediata dei combattimenti, per non perdere ulteriori vite umane. I bambini in Yemen sono sull’orlo del baratro ed è necessario fornire loro al più presto alimenti ad alto contenuto di nutrienti per salvarli».

Secondo le Nazioni Unite si stima che nel 2018 400.000 bambini soffriranno di grave malnutrizione acuta, la forma più letale di fame estrema, 15.000 in più rispetto al 2017.

Il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) ha dichiarato che la malnutrizione e i combattimenti hanno colpito pesantemente i civili.

«Ciò che vediamo in tutti i diversi centri e luoghi [sanitari] in cui stiamo lavorando, è una situazione umanitaria catastrofica, non solo a causa della malnutrizione. Uno dei problemi che stiamo riscontrando oggi è che le vaccinazioni non sono eseguite, che le donne in gravidanza non ricevono cure prenatali, e che donne non possono portare i bambini negli ospedali o in centro di salute con infermieri».

«Speriamo che i colloqui di pace in Svezia previsti per il prossimo mese decretino il cessate il fuoco, rafforzando la fiducia tra le parti. Solo così le organizzazioni umanitarie avremo maggiori possibilità di azione e la popolazione inizierà a riguadagnare una vita normale», si legge nella nota del CICR.