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Anche Torino ha il suo albero di Lutero a Wittenberg

Il 30 marzo 2017 le chiese valdesi, battiste, luterane e avventiste di Torino mettevano a dimora una pianta, un “albero di Lutero”, nei pressi di via Cigna, a due passi dalla chiesa battista di via Elvo e dal Passo Social Point gestito dalla Diaconia valdese. «Rispondevano in questo modo ad un’iniziativa promossa a partire dal 2009 dalla Federazione Luterana mondiale e dalla città tedesca di Wittenberg, quella in cui Martin Lutero dava avvio nel 1517 alla Riforma protestante con la celebre affissione delle 95 tesi al portone della chiesa del castello» ci racconta Avernino Di Croce, presidente dell’Associazione delle chiese battiste del Piemonte e presente in Germania, nella citta dell’Assia da cui partì la rivoluzione di Lutero, in rappresentanza delle chiese torinesi. L’obiettivo? Piantare 500 alberi a Wittenberg, e 500 in ognuna delle città che decidono di sposare il progetto, in un grande gemellaggio plurale e globale, capace di avvicinare realtà differenti in nome della comune fede.

Il 31 ottobre di quest’anno, è toccato a Torino piantare a Wittenberg il proprio albero, in compagnia di altre 12 città che sono proprio lo specchio del pluralismo: dalla Chiesa della confessione di Augusta in Repubblica Ceca alla Chiesa apostolica dell’Iraq, dalla Chiesa evangelica del Vietnam alla Chiesa luterana di Atlanta negli Stati Uniti, dalla Chiesa protestante della Tanzania a quella luterana del Madagascar, tutto il mondo sarà rappresentato nel LutherGarten, il parco di Lutero, grande polmone verde che circonda le mura cittadine.

«Si è trattato di una cerimonia molto partecipata, anche perché in Germania il 31 ottobre è festa regionale, pronta a diventare festa nazionale. Gente da tutta Europa è confluita a Wittenberg, tanto che sono stati in pratica 5 i culti celebrati nella mattinata, 3 in lingua tedesca e 2 in inglese. Poi si è proceduto alla piantumazione con una cerimonia in cui ogni rappresentante delle 12 città coinvolte in questa occasione ha potuto prendere la parola» prosegue Di Croce.

Varie sono state le chiese italiane che in questi anni hanno aderito al progetto delle piante nel giardino di Wittenberg: capofila sono state la Chiesa valdese, la Federazione delle chiese evangeliche in Italia, la Chiesa luterana, l’Arcidiocesi cattolica di Milano, che hanno tutte la loro pianta a Wittenberg e nelle loro città già dal 2009; nel 2013 è stato il turno del Consiglio delle chiese cristiane di Milano, nel 2016 della Chiesa luterana di Napoli, nel 2017 della città di Rivoli alle porte di Torino.

In attesa che anche Torino si doti finalmente di uno spazio pubblico dedicato al riformatore tedesco «Siamo in trattative con l’amministrazione comunale per dedicare a Lutero un luogo dignitoso in città» conclude Di Croce, la messa a dimora di una pianta rappresenta un segnale di speranza per il futuro e di comunione fra le genti.