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Val Pellice: coprifuoco ritardato

Due settimane fa avevamo dato spazio al Comitato Treno vivo che lamentava la soppressione di alcune corse di autobus verso la val Pellice nelle ore serali. Il Comitato ha nuovamente scritto all’assessore ai trasporti della Regione Piemonte e alla Presidentessa dell’AMP, dopo le piccole modifiche portate all’orario dei trasporti pubblici verso la val Pellice che finiscono per aumentare l’isolamento della valle rispetto al capoluogo.

«Abbiamo visto che a metà del mese di ottobre è ricomparsa sull’orario SFM 2 la corsa del bus 901 delle 22 da Porta Nuova. Un fatto abbastanza positivo, che permette di partecipare a una cena con amici torinesi, ma che lascia immutata l’impossibilità di andare a una riunione, al cinema o a uno spettacolo. Ma la domenica questo bus non c’è. Non c’era neppure in passato, ma allora si poteva utilizzare la successiva corsa delle 23,15, il che era logico, visto che la domenica sera di solito si rientra più tardi. Invece ora la domenica si deve prendere il treno delle 20,54, visto che il treno festivo delle 21,59 non prevede un bus 901 che prosegua verso la val Pellice.

Ma tutto ciò è ben comprensibile: il lunedì si lavora, e i bravi pendolari dalla val Pellice devono andare a dormire presto…». Il Comitato punta però il dito sulla comunicazione dei vari cambiamenti, sia in male che in bene.

«Meno comprensibile è la ricorrente assenza di informazioni sul nuovo orario: nessuna comunicazione alle amministrazioni locali e ai giornali, nessuna risposta alla nostra lettera del 12 ottobre (che ha trovato ampio spazio sui media locali), a cui si aggiunge la confusione di due orari SFM 2 differenti ma definiti entrambi “valido dal 1 ottobre 2018” (ma uno è comparso a metà mese…). Inoltre alla fermata torinese di corso Vittorio Emanuele II angolo via Sacchi c’è ancora l’orario di maggio 2018 in cui compare la corsa delle 23,15: così il malcapitato utente serale può credere che prima o poi il bus delle 23,15 arriverà (mentre la prima corsa per la val Pellice è alle 6, e in treno da Lingotto).

Ma soprattutto è incomprensibile la logica che ha guidato questa vostra operazione di presunta razionalizzazione del servizio e relativi inesistenti risparmi. Ora infatti abbiamo due corse di bus da Torino a Pinerolo quasi contemporanee (alle 22 il 901 per la val Pellice e alle 22,08 per Perosa Argentina), e una corsa alle 23,08 per Perosa, con un totale di tre bus in movimento, e l’isolamento in tarda sera della val Pellice.

Una logica più attenta alle esigenze degli utenti avrebbe previsto (come proponevamo nella precedente lettera) un bus 901 alle 22 e un’altro bus alle 23, toccando con tali corse le stazioni ferroviarie fra Torino e Pinerolo, e la prosecuzione di entrambe le corse con una navetta verso la val Chisone o verso la val Pellice: in tal modo si ridurrebbero un poco i chilometri percorsi, e si servirebbero sia Torre Pellice sia Perosa Argentina con due corse serali da Torino, alle 22 e alle 23.

Saremo lieti di conoscere dalla vostra voce i motivi che vi hanno invece portato a una scelta che penalizza gli utenti della val Pellice, senza alcun risparmio di chilometri percorsi».