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Attentato alla sinagoga Tree of Life di Pittsburgh (Usa)

Sabato 27 ottobre, Robert Bowers, 46 anni, suprematista bianco e dichiarato antisemita, ha fatto irruzione nella sinagoga Tree of Life di Pittsburgh (Usa), gremita di gente in quanto erano in corso tre servizi religiosi per lo shabbat e, armato di fucile d’assalto e tre pistole, ha aperto il fuoco contro i fedeli al grido «tutti gli ebrei devono morire». Sono state uccise 11 persone e ferite sei tra cui quattro agenti di polizia. Ferito, Bowers è stato arrestato e portato in ospedale dove è sotto custodia della polizia. L’inchiesta è ora nelle mani dell’Fbi: 29 i capi d’imputazione tra cui violenze e reati di armi da fuoco e violazione delle leggi sui diritti civili degli Stati Uniti. L’attentatore rischia la pena di morte.

La Lega anti-diffamazione e il Consiglio ebraico per gli affari pubblici hanno descritto quanto accaduto come l’attacco più brutale inferto alla comunità ebraica nella storia degli Stati Uniti.

Unanime da parte dei leader religiosi la condanna dell’attentato.

Rabbi Tuly Weisz, direttore di Israel365 ed editore di The Israel Bible, ha dichiarato: «C’è una lunga e sanguinosa storia di ebrei uccisi nei nostri luoghi di culto. La novità è che questo stia accadendo in America nel 2018. Come rabbino ortodosso che ha dedicato la sua vita a costruire ponti tra gli ebrei e i nostri amici cristiani, chiedo ai sostenitori di Israele ovunque si trovino, di stare uniti e pregare per le famiglie i cui cari sono stati uccisi».

Anche il Centro Islamico di Pittsburgh ha espresso la sua più profonda solidarietà e le condoglianze, e ha invitato la comunità tutta a donare sangue per i feriti.

Il segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec), past. Olav Fykse Tveit, ha espresso cordoglio alle famiglie, alla sinagoga e alla città di Pittsburgh per la violenza scioccante e la perdita di vite umane. «Siamo consapevoli sia del trauma a breve termine che del dolore a lungo termine che questa situazione crea», ha detto Tveit. «Preghiamo affinché il Dio della vita vi dia forza e saggezza, e benedica la sinagoga e tutti gli abitanti di Pittsburgh, donando conforto, consolazione, guarigione e aiuto nei giorni a venire». «L’antisemitismo è un peccato contro Dio e l’umanità», ha aggiunto Tveit, ricordando gli impegni espressi dal Cec su questo sin dalla sua fondazione nel 1948. «Il Cec denuncia ogni violenza basata sulla religione, sull’etnia, sulla razza o su qualsiasi altra dimensione dell’identità o appartenenza di una persona; e questo attacco a una comunità ebraica in un luogo di preghiera e durante un momento di celebrazione della propria identità religiosa è una spaventosa violazione della nostra comune umanità».

Il dott. Robert Jeffress, pastore della First Baptist Church di Dallas, che conta 13.000 membri, ha detto: «So che i cristiani di tutto il mondo si uniranno a me nella preghiera per le vittime di questa tragedia, nell’esprimere la nostra solidarietà al popolo ebraico deplorando qualsiasi forma di antisemitismo».

Mentre il pastore Samuel Rodriguez, presidente della National Hispanic Christian Leadership Conference, ha affermato: «Come americani e come comunità di fede, possiamo testimoniare che nulla è altrettanto spregevole, orribile o barbaro come quando i fedeli di qualsiasi tradizione o credo sono presi di mira per ciò in cui credono, o – come testimonia la tragica realtà odierna – assassinati per questo. Noi dell’NHCLC ci uniamo alla sinagoga Tree of Life a Pittsburgh, così come alla più grande comunità ebraica in tutta l’America».

In Italia, anche il moderatore della Tavola valdese, past. Eugenio Bernardini, ha espresso il suo cordoglio per quanto accaduto: «Le mie personali condoglianze ai fratelli e sorelle della Comunità Ebraica italiana. E un pensiero e una preghiera per i cari delle vittime dell’attentato alla sinagoga di Pittsburgh, nella convinzione che “l’odio non può scacciare l’odio; solo l’amore può (Martin Luther King)”».

Come riportato ieri su Moked, il portale dell’ebraismo italiano, la presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei), Noemi Di Segni, ha inviato un messaggio di vicinanza alla dirigenza della sinagoga di Pittsburgh. «Questo orribile atto, il più terribile nella storia della presenza ebraica negli Stati Uniti – si legge – ci invita a stare uniti e a dare continuità alla sfida educativa, nella convinzione che tutte le voci debbano sentirsi chiaramente nella condanna di queste azioni».

Oggi alle 19.45 al Tempio Maggiore di Roma, promossa dalla Comunità ebraica locale, si svolgerà una iniziativa in ricordo delle vittime.